“Una scena da film”. Così un testimone che lavora in un ufficio poco distante dalla banca ha descritto la scena che si è trovato davanti questa mattina, quando alcuni rapinatori sono entrati (con un buco nel terreno) nella filiale del Credit Agricole a Milano.
Secondo la ricostruzione della squadra mobile i primi due rapinatori sono arrivati dall’ingresso principale alle 8.39, cioè all’orario di apertura e hanno tirato subito fuori due pistole. Ma il coup de théatre a quel punto è stato realizzato dai loro complici. Che, come in un numero di illusionismo d’alto livello, con addosso maschere bianche che coprivano loro l’intero volto, si sono poi «materializzati» all’improvviso all’interno dell’istituto di credito, ma al piano di sotto, emergendo da un buco nel pavimento collegato a un cunicolo che passa dai sotterranei e che avevano raggiunto calandosi nei tombini della rete fognaria e sorprendendo il direttore della banca, che era davanti al caveau.
Ora, ovviamente non valorizziamo l’atto ne ci scherziamo sopra, ma da fan di un certo tipo di cinema alla lettura del titolo “Rapina a Milano passando per le fogne” il nostro pensiero, come sicuramente molti di voi amici cinefili, non poteva non andare dritto dritto al film “I mitici – Colpo gobbo a Milano“ del 1994, diretto dal regista Carlo Vanzina.
Il film con Amendola, Memphis e la Bellucci gira proprio intorno a questa rapina da fare in una gioielleria di Milano, dove i protagonisti capiranno che l’unico modo per entrare è proprio dalle fogne facendo un buco.
Comunque dopo la fuga della rapina (quella vera) si è scatenata la caccia alla banda in tutto il quartiere. Sia nelle fogne che nella zona intorno. L’impresa è complicata dal fatto che Milano conta su una rete fognaria enorme, lunga 1.500 chilometri e con 43mila tombini. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando.
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