Eccoci, tra un Salemme ed un De Sica, è il momento di Boldi e co.
Il primo dicembre è uscito “Un Natale Al Sud”. Insieme al Boldi nazionale troviamo Biagio Izzo, che formano il classico duo: uno del nord ed uno del sud, così ci sentiamo tutti più uniti e contenti. Il film gira intorno all’amore 2.0, quello del web, delle relazioni virtuali, e dei youtubers. Sarebbe anche interessante e sicuramente diverso se non fosse per il mero modo di raccontarlo: vecchio e pesante, come se un anziano si facesse la cresta colorata. Alquanto ridicolo. Boldi continua a peggiorare, e la sua comicità, che prima di essere la battuta vera e propria era basata sulle movenze, sulle facce, sul corpo, comincia ad entrare in conflitto con l’età mostrando un Massimo stanco e non dinamico. Il suo corpo è davanti la camera ma non lo spirito. Biagio Izzo classico, tutto nella norma purtroppo. Enzo Salvi ultimo baluardo del cinepanettone volgare, portatore di scuregge, diaree pesanti e rutti. Prima prova per Anna Tatangelo, abbastanza finta senza dietro un buon direttore. Paolo Conticini impara l’arte e mettila da parte. In sintesi, per commentare i vari “Natale a…” con la cricca di Boldi, si sta confermando un operazione facile quanto efficace: prendi quello dell’anno prima e abbassa di mezzo voto il giudizio complessivo. Perché alla fine è questo, anche vista la riduzione del budget anno dopo anno, finiti i soldi finiranno questi cicli. Le idee, quelle invece, sono finite tanto tempo fa.
Recensione Di Massimo Bulgarelli
Anna Tatangelo ed il rapporto con i Social Network:
Paolo Conticini e il mondo di Internet:
Massimo Boldi ed i Cinepanettoni:
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