Renato
Nato a Milano, Renato Pozzetto frequenta l’istituto tecnico per geometri Carlo Cattaneo. Conosce Aurelio Ponzoni con cui a partire dal 1964 forma il duo comico “Cochi e Renato“. Grazie al loro stile semplice e al contempo originale, la coppia partecipa a molte trasmissioni televisive e incide diverse canzoni di successo: “Canzone intelligente” ed “E la vita, la vita”. A partire dalla metà degli anni Settanta, Pozzetto si dedica in particolare al cinema, girando più di 50 film in vent’anni.
Malgrado dunque la sua milanesità esibita Pozzetto è indubbiamente uno dei comici più amati dagli italiani, grazie soprattutto alla sua vena surreale e stralunata che lo fa assomigliare un po’ ad un Buster Keaton nostrano. Memorabili infatti rimangono moltissime sue gag, che i fan passano e ripassano al videoregistratore migliaia di volte, in cui di fronte alle situazioni più assurde il comico lombardo esibisce la più assoluta freddezza e ‘nonchalance’, scatenando un umorismo davvero irresistibile. Per tacere di quelle demenziali scenette che, insieme ad una spalla di genio come Cochi Ponzoni, lo hanno reso celebre ai suoi esordi; sketch che sono veri e propri pezzi di teatro dell’assurdo traslati nel cabaret. Cuore grande e di rara generosità, di recente Renato Pozzetto è stato anche testimonial di numerose campagne a sfondo sociale e in favore degli anziani. Queste di Pozzetto non sono solo campagne dimostrative tese a lustrare la propria immagine ma, come i giornali hanno ampiamente documentato, hanno visto il sensibile attore impegnato in prima persona.
Le interviste
Cosi Renato Pozzetto, in un’intervista di qualche tempo fa al quotidiano ‘La verità’, ha rivelato una serie di retroscena legati ai colleghi, al rapporto con Cochi Ponzoni e soprattutto a “Il ragazzo di campagna”, film cult del 1984 di cui sta preparando una sorta di sequel.
“Mi sono trovato bene con tutti. Più si è precisi, più si fa in fretta, più ci si aiuta, più il lavoro viene meglio. Peraltro, non è detto che stando insieme sul set si diventi pure amici. Con chi sono rimasto amico? Con nessuno, ho avuto altri interessi…”, ammette candidamente l’attore. Pozzetto poi ha precisato di non aver mai rotto con Cochi. “Non abbiamo mai litigato, nonostante qualcuno lo pensi”, le sue parole. “Ci sentiamo spesso – rivela – e ci siamo anche visti recentemente. Abbiamo fatto lavori diversi. Il nostro mestiere è fatto di questa libertà”.
a “L’autostoppista” di Igor Righetti invece, l’attore ha raccontato:
“Non guardo mai i miei film e non vado al cinema da quarant’anni. Non mi piaccio tanto, non so se accade tutti, ma quando recito penso di essere un altro“. Alla domanda di Igor Righetti su quanto sia difficile per lui far ridere sapendo che anche la satira viene strumentalizzata, l’attore ha risposto: “Io mi sento abbastanza libero. Ho avuto molti colleghi che sono stati strumentalizzati. Penso di aver evitato il tema più pericoloso: la politica. Alcuni politici sono stati molto attenti agli attori e hanno potuto usarli, magari onestamente, per trasmettere modi di pensare“.
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