Riccardo Fogli è stato ospite di Verissimo alla vigilia dei suoi 77 anni che compirà proprio domani, lunedì 21 ottobre. Nel salotto di Silvia Toffanin il cantante ha spiegato il grande amore che lo lega ai genitori.
Riccardo Fogli ha raccontato la sua vita cominciando dalla sua umile infanzia:
«Eravamo molto poveri, ma molte persone del dopoguerra lo erano. Le guerre rendono tutti poveri. Papà era stato in guerra e una volta tornato non aveva lavoro. Vivevamo in una casettina piccola. Ho cominciato a 14 anni a lavorare perché volevo dare una mano a casa. Ho cominciato facendo il truccatore di gomme da aeroplano, lavoravo per una ditta che importava grandi gomme di aeroplano io le ruzzolavo fino in officina dove poi ci facevamo dei lavori sopra. Ho fatto anche l’elettricista, il fotografo. Mi mandavano a fotografare in ospedale i feriti, c’era tutto sangue. Stampavo al buio le fotografie dei morti… Nel frattempo c’era la passione per la musica. In famiglia c’era il profumo di miseria, quando arrivava Natale e c’era da cantare qualcosa, io cantavo». Poi il ricordo dei genitori:
«Quando diventai più grande, regalai un “Ciao” a papà perché gli serviva per trasportare la spesa a casa. Li ho portati a vivere in Maremma, dove c’era una grande salita. Quando vide questo motorino si mise a piangere».
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