Ospite di “Storie di donne al bivio”, Roberta Giarrusso racconta la sua infanzia e il suo rapporto con i suoi genitori che l’hanno avuta in età giovane:
“Mia madre mi ha avuta che aveva 14 anni. La mia infanzia è stata bella, finché si è bambini si vive sempre una realtà fatta di magia e di incanto. La mia adolescenza è stata più complessa. In una Sicilia di 42 anni fa c’era comunque il pregiudizio, la mentalità era sicuramente diversa. Alcune cose sono sicuramente cambiate. Ho vissuto questi genitori così giovani non benissimo, ma con estrema difficoltà soprattutto nei compagni di scuola e nella società. I miei erano comunque separati. Ho sofferto molto e questa cosa si è ripercossa anche nei miei rapporti con gli uomini”.
La Giarrusso racconta, inoltre, come abbia cercato spesso amori non adeguati:
“Avevo proprio la predilezione per gli amori tossici, perché avevo la necessità di avere una figura maschile accanto, di protezione, nonostante non mi sia mai mancato affetto dai miei genitori, ma il fatto che fossero così giovani non me li faceva come dei veri punti di riferimento. Sono cresciuta con i miei nonni, quando sono venuti a mancare è stato un grande dolore”.
L’attrice esprime, inoltre, le sue paure sul suo essere madre:
“Sono una mamma fin troppo presente e ho paura di diventare oppressiva. Penso che sia le troppe mancanze che la troppa presenza siano nocive, quindi sto cercando di trovare un equilibrio”.
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