Rami Malek, premio Oscar nel 2019 per la sua interpretazione di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, ha condiviso un toccante aneddoto su Robin Williams, con il quale lavorò sul set di Una Notte al Museo 3.
Prima di diventare un nome acclamato in tutta Hollywood, Malek era conosciuto per di più per piccoli ruoli in serie TV. Nel 2006 venne scritturato per il ruolo del faraone egiziano Ahkmenrah in Una Notte al Museo e dopo il successo del primo film venne riconfermato anche negli altri due sequel. Il film gli ha dato l’opportunità di lavorare accanto a grandi comici come Ricky Gervais, Ben Stiller, Owen Wilson e, ovviamente, il compianto Robin Williams, presente in tutti e tre i film nei panni di Theodore Roosevelt. Durante le riprese del terzo film al British Museum, ha Malek è rimasta impressa una particolare scena che ha raccontato nel corso di una recente intervista a The Tonight Show di Jimmy Fallon:
«Nel terzo film abbiamo girato al British Museum di notte, avevamo il posto tutto per noi. C’era Robin, si capiva che gli stava succedendo qualcosa, non so se mi spiego. Ogni tanto partiva con una delle sue improvvisazioni che illuminavano il mondo e tu ti ritrovavi a pensare tipo: “O mio Dio! Chi sei?” e poi magari andava a finire da tutt’altra parte, ci vedeva sui nostri cellulari e diceva: “Cos’è successo a questo? E a questo?” Quella sera lo vidi allontanarsi da solo, si era fermato a fissare un’enorme roccia nel British Museum. Io pensai: “Oddio che gli succede, starà bene?” Così mi avvicinai e gli chiesi se stesse bene. Lui si voltò leggermente, guardandomi da sopra la spalla, e disse: “Quando ti ricapita di stare da solo davanti alla Stele di Rosetta?”»
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