Rocco Papaleo è stato intervistato da Fanpage in vista dell’uscita della serie su Prime Video No Activity – Niente da segnalare, che lo vede tra i protagonisti.
Ecco un estratto:
Hai detto che sei entrato nel mondo dell’arte per caso e non per vocazione. Lo è poi diventata col tempo?
“Confermo che non avevo una vocazione conscia da ragazzo, non ambivo a diventare attore. A 11 anni ho iniziato a suonare la chitarra e scrivere canzoni e magari quello poteva essere un obiettivo”
Puntavi alla musica?
Sì, anche se non mi prefiguravo una carriera da cantautore, mi sembrava una condizione irraggiungibile. Una mia amica mi iscrisse a una scuola di recitazione, che inizialmente ho affrontato anche con una certa leggerezza. Poi il teatro mi ha rapito, quell’opportunità di introspezione, quel gioco con le parole e i sentimenti mi ha completamente pervaso e sono arrivato al punto di sentirmi molto coinvolto in ciò che facevo.
L’occasione è arrivata subito?
Non subito, nei primi anni Novanta, quando si è affermata una nouvelle vague del teatro off qui a Roma dove vivevo e vivo, abbiamo cominciato a lavorare nei piccoli teatri con una religiosità quasi laica, su testi contemporanei o scritti da noi. In quegli anni sono stato letteralmente fulminato sulla via di Damasco.
FONTE FANPAGE
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