Sylvester Stallone è stato in Italia per promuovere la sua nuova serie in arrivo su Paramount Plus, Tulsa King. Per l’occasione è stato intervistato da Sorrisi e Tv dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e su Rocky:
Cosa ne pensa della rivoluzione portata agli spettatori dalla tv in streaming?
«Che è la miglior cosa che potesse succedere! Noi abbiamo ancora negli occhi i film di una volta, ma oggi tutto è diverso. Quella magia è scomparsa. Le faccio un esempio: “Rocky” (per cui Stallone ha in corso una disputa legale per vedersi riconosciuta una parte dei diritti, ndr) verrebbe bocciato da qualunque produttore».
Ma “Rocky” è una vera leggenda…
«Sì, ma la storia di un piccolo pugile italoamericano, povero, un po’ ignorante, non interesserebbe davvero a nessuno. I soli film che funzionano oggi sono quelli fantasy, pieni di effetti speciali. La mentalità è cambiata, l’economia è cambiata».
Intanto l’Italia la ama sempre moltissimo.
«E anche io amo lei. Ricordo quando qui ho girato “Cliffhanger”: eravamo sulle Dolomiti, un posto meraviglioso. In questi giorni sono anche stato al Gran Premio di Monza, era da qualche anno che non seguivo una corsa automobilistica in Italia»
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