“Quindici anni dopo il debutto di Romanzo Criminale, siamo pronti ad annunciare i prequel di Romanzo Criminale e di Gomorra. È il momento giusto per tornare al punto di partenza, siamo in fase di scrittura per entrambi i progetti.” Ha esordito così Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia e la Germania durante il talk “Romanzo Criminale e Gomorra – Ritorno Alle Origini” nell’ambito di “Sky20anni”, la due giorni di celebrazioni per i 20 anni di Sky in Italia, a cui ha partecipato insieme a Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya, al magistrato e autore di “Romanzo Criminale” Giancarlo De Cataldo e agli sceneggiatori di “Gomorra – La serie” Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. Di seguito un estratto dei loro interventi al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, a Roma.
Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya: “Queste serie si sono sedimentate e sono rimaste nell’immaginario italiano e internazionale. Credo siano state alla base della nascita della nuova serialità italiana. Il mondo che raccontano è ancora pieno di potenzialità, curiosità e cose inesplorate, quindi l’idea di poterci tornare sopra per me è stata un po’ una chiamata alle armi. I film e le serie che piacciono, lo fanno perché hanno un cuore, un’anima. L’anima di ‘Romanzo’ è la ribellione giovanile, una potenza vitale, trascinante che va mantenuta. Mentre per ‘Gomorra’ è lo spirito tragico shakespeariano, una struttura drammatica in cui il pubblico si sente abbracciato e che credo debba rimanere”.
Leonardo Fasoli, che insieme a Maddalena Ravagli sta già lavorando al prequel di Gomorra – La serie, aggiunge: “Quando Riccardo e Nils ci hanno detto che si poteva fare una nuova stagione di Gomorra tornando indietro è stato fantastico. Ci divertiva che con Gomorra abbiamo conosciuto dei personaggi da grandi, Pietro, Imma… delle persone fatte in un certo modo. Tornare indietro è come domandarsi ‘come si fa a diventare così?’. Cadute, ferite, incidenti, quali opportunità hanno mancato. Tutto questo è affascinante”.
Maddalena Ravagli racconta: “Durante quest’avventura bellissima che è stata ‘Gomorra’, abbiamo seguito l’evolversi della realtà, ma fin dall’inizio per capire da dove era partita tutta la vicenda abbiamo studiato cos’è successo prima, cioè da cosa era nato il fenomeno della camorra, perché era così radicato sul territorio, in che maniera si erano innescate le dinamiche che avevano portato Secondigliano a diventare il più grande supermercato della droga in Europa negli anni ‘90. Ora abbiamo l’occasione di dare un corpo e una forma a questo materiale interessantissimo. Per noi il focus, l’anno di partenza, è il 1977. Raccontare l’origine della camorra che parte col contrabbando è un’opportunità al quadrato, se non al cubo di raccontare come quell’alito di rivoluzione, di poter cambiare il mondo, entra nelle origini dei nostri personaggi e li anima, come una specie di promessa che rimane disattesa”.
Giancarlo De Cataldo, autore del romanzo omonimo (edito da Einaudi) da cui Romanzo Criminale – La serie è tratta nonché del soggetto di serie, dichiara: “Per il prequel di ‘Romanzo Criminale’ ci stiamo orientando su un periodo immediatamente precedente sia al film che alla serie, che già parlavano di una ‘genesi’. Noi vogliamo andare prima delle genesi, raccontando la psicologia dei personaggi, in particolare di quelli che sono entrati nel cuore di tutti, e nello stesso tempo stiamo pensando di mescolare gli ambienti, anche più di quanto si è fatto in Romanzo Criminale. Una penetrazione del mondo basso nel mondo alto e viceversa, che un po’ corrisponde alla realtà degli anni ’70. Promettemmo nella serie gli ‘hidden files’ perché ci dicemmo ‘abbiamo già letto un libro e visto un film, dobbiamo dare qualcosa di diverso. Così sarà anche per queste origini”.
“Le serie inaugurate da Sky non hanno niente a che vedere con la fiction, la fiction è figlia della televisione e della radio – aggiunge Riccardo Tozzi – Questa nuova serialità è figlia del cinema. È roba nostra. È quindi anche la parte cinematica, spesso poco attenzionata, è molto importante e, secondo me, ha indotto un cambiamento anche nel linguaggio del cinema”.
“Oggi abbiamo la stessa energia di 15 anni fa e sicuramente lo stesso coraggio. Ma sarà un racconto nuovo, il mondo è cambiato rispetto a quando abbiamo cominciato, quindi puntiamo a costruire qualcosa di innovativo” ha aggiunto Nils Hartmann.
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