Walter Sabatini è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha parlato del suo stato di salute e della sua carriera:
Come procede la battaglia con il suo corpo?
«Sono un malato cronico ai polmoni e ai bronchi e ho due stent al cuore. Le mie giornate sono pigre, ritmi alti non ne posso tenere. Quando esco lo faccio con la sedia a rotelle, perché mi si è spostata una vertebra e dopo la cementificazione mi ero montato la testa e sono scivolato dal letto, fratturandomi il femore. Sono tutto rotto, ma il vero problema resta il respiro: per parlare senza affaticarmi devo usare l’ossigeno».
La morte l’ha vista in faccia.
«Sì, nel 2018. Ma quello che mi tormenta è il coma farmacologico di circa venti giorni: ho incontrato chiunque sotto gli effetti dei farmaci. Sembrava così reale che mi causa ancora dei tormenti. Ho incontrato anche Dio sotto mentite spoglie, ma è stato un po’ deludente perché mi ha trattato con molta sufficienza».
Crede nell’aldilà?
«Ci voglio credere. Stavo leggendo un trattato di teologia alla ricerca dell’anima: per capire se esiste, se deriva biologicamente dai genitori o se c’è un’anima universale di cui ognuno di noi prende una piccola quota. Ci devo credere».
fonte CORRIERE
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