In un’intervista rilasciata al settimanale “Gente”, Samantha De Grenet racconta il lungo percorso fatto per accettare il suo corpo a seguito della diagnosi di cancro al seno, un’esperienza che l’ha segnata nel profondo:
“Spalmandomi la crema, avverto qualcosa di strano, quasi un nocciolo, sul seno. Una mia amica mi dice di farmi controllare e io, seppur non convinta, perché minimizzavo, la ascolto. Per fortuna. La diagnosi è stata netta: tumore al seno destro, da operare subito”.
Quindi l’operazione e la radioterapia per sconfiggere la malattia:
“Ho fatto una quadrantectomia e, in sala operatoria, ho avuto la possibilità di avere, oltre all’oncologo, anche un chirurgo plastico che ha sistemato il seno operato e, per pareggiarli, ha ridotto l’altro. Poi ho fatto la radioterapia”.
La De Grenet racconta, inoltre, gli esiti psicologici della malattia:
“Mi porto addosso le cicatrici e i graffi dell’anima, ferite che restano e che hanno a lungo minato la mia autostima e l’accettazione di un fisico che era cambiato per le cure, per la menopausa indotta e tutti gli effetti collaterali che ne conseguono. Ero un’altra me e non mi piacevo. Per via dei farmaci, emotivamente ero nervosa, sorridevo pochissimo. Fisicamente mi vedevo gonfia, quasi il corpo fosse in preda a un’esplosione, non mi riconoscevo”.
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