Nel 1997, tre anni dopo lo straordinario successo di Speed, Sandra Bullock aderì a partecipare al sequel Speed 2 – Senza limiti in cui riprende i panni di Annie Porter, ma senza Keanu Reeves, sostituito da Jason Patric. Il film fu accolto disastrosamente dalla critica e ricevette per lo più recensioni negative, vincendo il Razzie Award come Peggior sequel.
Anni fa, in un’intervista a TooFab per la promozione del film The Lost City, Sandra Bullock è tornata a parlare di Speed 2, rivelando di essere «ancora imbarazzata» per avervi preso parte. Il sequel, diretto sempre da Jan de Bont, è ambientato su una nave da crociera che perde il controllo dopo che un ex dipendente ne neutralizza i comandi. Cominciano da lì le peripezie per fermarlo: una corsa contro il tempo, la velocità, la telematica, gli elementi (mare, terra, acqua, fuoco).
“Mi vergogno ancora per aver partecipato“, ha detto con la sua solita piccante ironia la Bullock. “Sono stata molto esplicita a riguardo. Non ha senso. Una barca lenta che va lentamente verso un’isola“. Quando l’intervistatore ha ammesso di aver in realtà amato il film quand’era piccolo, la Bullock ha risposto divertita: “Eri fatto? Ha senso solo se eri fatto. Questo è uno di quei film che non avrei voluto fare. Nessun fan si è fatto vivo, che io sappia, tranne te“. Quando il co-protagonista di The Lost City, Daniel Radcliffe, ha detto che “Speed 2” potrebbe avere una “cerchia ristretta di fan che lo considerano un cult”, la Bullock ha risposto divertita: “Molto silenziosa. Tipo cinque persone. Lui e gli altri quattro dodicenni che guardavano la barca lenta che andava verso l’isoletta”.
Commenti recenti