Danilo Sacco, ex cantante dei Nomadi, si aggiunge alla lista di quelli, che esclusi al Festival di Sanremo 2023, non risparmia frecciatine alla Kermesse e al suo direttore artistico Amadeus. In particolare, attraverso un post Facebook, il cantante contesta a scelta di Amadeus di non invitare i Nomadi in occasione dei 60 anni di attività della band, invito che, secondo Sacco, sarebbe stato doveroso nei confronti dei suoi ex colleghi per il contributo che hanno dato alla musica italiana:
“Mi sarei aspettato un invito a Sanremo per i Nomadi, in virtù di 60 anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, lo dico io che di classe ormai ho smesso di ammantarmi. Non invitare i Nomadi, Beppe Carletti (in primis), Daniele, Cico, Massimo, Yuri e Sergio per i loro sessant’anni, dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune. Avete perso una grande occasione”.
Il cantante ricorda, inoltre, le volte che ha avuto il privilegio di salire sul palco dell’Ariston:
“Personalmente, con i Nomadi, ho avuto il piacere di parteciparvi tre volte. Con il professore Roberto Vecchioni (un genio, ma non lo devo dire io) con la dolcissima Irene Fornaciari( grande voce, grande umiltà) e con Gianluca Grignani (uno che, credetemi, le cose le sa scrivere eccome). Ho sempre ricavato belle emozioni ed incontrato parimenti belle persone. Sempre”.
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