Il conduttore Amadeus, in collegamento con Domenica In, parla del Festival di Sanremo:
“E’ un Sanremo diverso nel fatto di non avere il pubblico… Sarà un Sanremo fatto di tante belle canzoni e il gioco e il divertimento che c’è intorno per regalare cinque serate spensierate al pubblico a casa… Sul palco sarà il solito Sanremo, certo il contorno è strano. Adesso camminando per Sanremo ci sono poche persone, la sera quando esci dopo le prove è deserto. L’anno scorso di questi tempi c’erano migliaia di persone in giro per la città, c’era il palco esterno e ovviamente un pubblico presente…”.
E poi continua:
“Io credo che il pubblico abbia bisogno anche di leggerezza… Sappiamo che Sanremo non risolve i mali del mondo purtroppo, ma può regalare cinque serate di musica e di spensieratezza”.
Amadeus parla di cosa rappresenta per lui il Festival di Sanremo:
“Lo vivo sempre come un sogno. Io venivo per conto delle radio negli anni ’80 a fare le interviste ai cantanti e non avevo accesso all’Ariston, riuscivo ad incrociarli fuori dagli alberghi. Camminare solo per le strade di Sanremo per me era entrare in quello che era il sogno di una vita: avere un contatto con il Festival. Quando poi l’anno scorso mi hanno chiamato a condurlo era il sogno che si realizzava… Adoro stare all’interno dell’Ariston, ha una sua magia”.
E poi aggiunge:
“Se non fare il Festival fosse servito a riaprire i teatri, i cinema, i ristoranti, bar, tornare alla vita normale, io non avrei mai esitato a fermarmi… Dietro il Festival ci sono musicisti, tecnici, trecento operai che hanno costruito il palco, tutte persone che hanno famiglie e che quindi grazie al Festival lavorano. E ci auguriamo che questo sia l’inizio, affinché al più presto possano riaprire anche tutti gli altri settori”.
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