Il film
Sapore di te uscì nel 2014 e diretto da Carlo Vanzina. Il film è una sorta di sequel spirituale dei film Sapore di mare e Sapore di mare 2 – Un anno dopo, entrambi del 1983 e ambientati negli anni sessanta. Enrico e Carlo Vanzina hanno dichiarato che i personaggi sono tutti diversi anche se è stato utilizzato lo stesso format dei due Sapore di mare.
La trama
Estate 1984 ed estate 1985. Sulla spiaggia di Forte dei Marmi si intrecciano le vicende di vari personaggi che rispecchiano la società italiana di quegli anni.
Milano. Sandro e Michela, appartenenti alla borghesia milanese, ricordano con malinconia gli anni sessanta. Insieme a loro, oltre al figlio Luca, c’è anche Chicco, amico d’infanzia e compagno di università e Ingrid, ragazza tedesca conosciuta durante un viaggio in Germania, nonché fidanzata di Luca.
Firenze. Anna, una studentessa, si innamora di Armando, un ragazzo del posto. Va a trascorrere le vacanze da Francesca, sua compagna di università, che ha una relazione con un uomo molto più grande e sposato. La relazione di Anna e Armando, che nel frattempo si sono sposati e hanno avuto un figlio, va avanti tra alti e bassi fino a quando lui muore in un incidente stradale.
Roma. La famiglia Proietti, formata dal commerciante e tifoso romanista Alberto, sua moglie Elena e la loro figlia Sabrina, ragazzina diciassettenne alle prese con le sue prime cotte adolescenziali che si innamora a prima vista di Luca per poi legarsi al suo amico Chicco.
Napoli. L’onorevole socialista De Marco, napoletano in vacanza con la moglie, che ha una relazione con Susy, ragazza salernitana in cerca di celebrità senza particolare talento, ma che grazie al potere politico dell’onorevole è diventata soubrette di Drive In.
L’intervista ai Vanzina
Uscito quasi dieci anni fa, il film ebbe ovviamente la proiezione stampa e in quell’occasione Carlo (che purtroppo non è più tra noi) ed Enrico Vanzina hanno parlato del film:
Carlo: “Sicuramente, essendo trascorsi trent’anni si tratta di un film che non vuole sfruttare il successo del vecchio, con il quale, tra l’altro, decollò la nostra carriera. Sapore di mare è un film a cui teniamo molto, che ha cambiato radicalmente le nostre vite, a cui sono molto affezionato, è un film riuscito, quindi era difficile affrontarne uno nuovo e cercare di fare un nuovo Sapore di mare. Poi, mi sono reso conto che sono passati trent’anni in un secondo e con Enrico ci siamo detti che, considerando che molti ragazzi ci scrivevano chiedendoci un nuovo Sapore di mare ed essendo difficile ambientarlo nuovamente negli anni Sessanta, avremmo potuto farne uno che partisse da dove terminava l’altro, nel 1983. Questo, infatti, comincia da lì, poi racconta le estati del 1984 e del 1985, però non è un film calcolato, è nato da un’emozione che avevamo noi, un film un po’ alla nostra maniera, anche sentimentale. Speriamo che al pubblico piaccia, soprattutto volevamo fare un film che, in un momento in cui tutto sembra un po’ grigio e disperato, racconta un’epoca in cui la gente ancora credeva nell’amore, nella vita, nel sentimento e nel ridere.”
Enrico Vanzina: “Condivido totalmente quello che dice Carlo, credo che la scommessa più forte sia quella di abbinare finalmente, dopo tanti anni e dopo Notte prima degli esami di Brizzi, un bel tasso di romanticismo e sentimento, cercando di fare un film pulito e senza volgarità. Credo che i giovani che si avvicinano ora al cinema italiano possano apprezzare un film così ottimista e che fa capire che nella vita può cambiare tutto e, anche se c’è un destino, chi ha cuore ce la fa.”
Carlo: “In realtà volevamo girarlo negli anni ’90, perché lì abbiamo fatto un ragionamento marketing pensando al fatto che gli anni Sessanta, con Sapore di mare, avevano avuto successo negli anni Ottanta. Poi, quando Brizzi, nella prima metà del Duemila, ha fatto Notte prima degli esami, hanno avuto successo gli anni Ottanta, quindi, facendo noi il nostro film nel 2013, avremmo dovuto raccontare il 1993, ovvero il periodo vent’anni addietro. Però, l’idea di farlo cominciare da dove terminava Sapore di mare ci sembrava più adatta, anche se poi il film è del tutto diverso. È stato faticoso mettere insieme questo cast di attori straordinari, perché ciò è sempre difficile quando il film è corale. Comunque, avendo poi visto il risultato del film, non potevamo fare scelte migliori. ”
Enrico Vanzina: “In sala, lì con voi, c’è Enio Drovandi, che nell’altro film interpretava un fotografo e che, di quel cast, è l’unico che in questo film ha avuto un piccolo ruolo all’interno di una scena che è stata poi sfortunatamente tagliata. Sono contento che lui non ci abbia spaccato la faccia per questo (ride), grazie Enio!“
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