Dopo l’exploit dei Maneskin nel 2021 l’Italia è favorita in casa, a Torino, nel 2022. I bookmakers pronosticano il bis di Mahmood e Blanco con “Brividi”.
Grande attesa per l’Eurovision 2022 in programma a Torino dal 10 al 14 maggio di quest’anno. Le scommesse sull’Eurovision danno per favoriti gli italiani Mahmood e Blanco, freschi vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo con “Brividi”. Per scommettere al meglio vediamo le quote: alle spalle degli italiani i bookmakers puntano sull’Ucraina, vittima (negli ultimi giorni) di un brutto colpo a causa del ritiro di Alina Pash, la cantante che era stata designata per rappresentare il paese.
L’Eurovision è un contest molto conosciuto che mette in gara 41 Stati partecipanti nell’edizione di quest’anno. Dopo le edizioni del 1965 e del 1991 è la terza volta che la manifestazione si svolge in Italia, dopo il travolgente successo dello scorso anno che ha visto vincitori i Maneskin con la loro “Zitti e buoni”. Il gruppo romano, già conosciuto per aver partecipato a X Factor qualche anno fa, ha vinto Sanremo 2021 aggiudicandosi la possibilità di rappresentare l’Italia. La vittoria, non programmata in precedenza e impensabile fino alla finale, ha reso i Maneskin conosciuti in tutto il mondo e, ancora oggi, uno dei gruppi più ascoltati a livello globale. La conquista, successiva, degli Stati Uniti è stata la ciliegina sulla torta di un anno indimenticabile.
Il Festival di Sanremo torna a essere appetibile per i giovani
Dopo un’edizione trionfale, come quella dei due anni precedenti, Amadeus è in lizza per condurre anche Sanremo 2023. Sua moglie, Giovanna Civitillo, ci tiene a raccontare come il loro rapporto sia ancora saldissimo dopo quasi 20 anni insieme, e come Sebastiani abbia vissuto, in tranquillità, un’altra edizione di ascolti da record. Il Festival, quindi, anche grazie al successo planetario dei Maneskin dello scorso anno, è tornato a essere la kermesse per eccellenza della musica italiana che vuole farsi conoscere in tutto il mondo.
Il fatto, appunto, che i bookmakers diano per favoriti proprio gli italiani Mahmood e Blanco sui tanti concorrenti stranieri è, ovviamente, motivo d’orgoglio per il nostro Paese e anche per la nostra musica che, dopo anni meno convincenti, sta tornando a essere amata ovunque. La canzone “Brividi”, infatti, è subito balzata nella top ten della classifica globale di Spotify e ha già infranto il record della canzone più ascoltata in Italia in 24 ore. Vediamo quello che ne verrà fuori da questa edizione torinese dell’Eurofestival, presentata da Alessandro Cattelan con Mika e Laura Pausini a dargli manforte sul palco.
Il caso Ucraina: i venti di guerra arrivano all’Eurovision
Ha destato grande interesse l’esclusione dall’Eurovision di Alina Pash che si è, appunto, ritirata dalla competizione dopo una polemica nata da pochissimi giorni. La situazione tra Russia e Ucraina è talmente tesa, nell’ultimo periodo, che il nervosismo pervade anche ambiti più faceti come quelli della canzone. Infatti la cantante è stata costretta al ritiro perché è stato tirato in ballo un suo viaggio in Crimea del 2015. La Crimea, territorio russo conteso in questi venti di guerra, ha messo la parola fine alla sua partecipazione.
Rammaricata l’artista ha presentato il suo ritiro sottolineando che questo odio social l’aveva molto destabilizzata e che lei ha sempre cercato di rappresentare al meglio il suo paese, incarnando i valori ucraini e la tradizione. Di sicuro è un grosso dispiacere per gli organizzatori che, da sempre, hanno cercato di mostrare come l’Eurovision sia, in assoluto, un territorio di pace e di tolleranza tra i tanti paesi che vi partecipano.
Purtroppo, nell’ultimo periodo, abbiamo visto come sia facile incappare in situazioni poco piacevoli che nascono attraverso i social media che sono, e possono essere, davvero cattivi e incisivi nello screditare una persona o un’artista in questo caso. Peccato, certo, perché la manifestazione (dopo l’anno scorso anche la partecipazioni da parte degli altri paesi in gara sono diventate molto più convincenti e con artisti più conosciuti) cerca di tirare fuori il meglio che c’è nel mondo e che, attraverso il mondo appunto, porta la musica a viaggiare da un continente all’altro. Ci auguriamo che situazioni del genere non accadano più e che ci sia sempre tolleranza e pace ovunque, anche all’Eurovision.
Commenti recenti