Sembrerebbe che Jim Carrey non abbia amato particolarmente i suoi giorni sul set di Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), almeno stando a quanto rivelato da un produttore del film.
Il produttore del film Anthony Bergman ha raccontato, durante il suo ultimo intervento al podcast Hollywood Gold, condotto dalla produttrice Daniela Taplin Lundberg, come Jim Carrey ha vissuto le riprese del film.
“In un certo modo era tutto davvero caotico. Le persone sono state gettate in scena in un modo che non ha permesso loro di comporre. È un tipo di ruolo molto diverso da quelli che Jim aveva avuto fino a quel momento. È un vero perfezionista. Ci chiedevamo, ‘Come facciamo a destabilizzarlo in modo che non si possa preparare, in modo che non riesca a fare le tipiche cose alla Jim Carrey?’
Jim… lo odiava. Sapevamo che lo avrebbe odiato. È la stella più grande del mondo, in controllo di ogni set, ed eccoci qui, a togliergli ogni certezza. E chi cazzo eravamo noi per farlo? E lui avrebbe avuto più di una buona ragione per infuriarsi e urlarci contro. Mi ha detto davvero di tutto e io ho assorbito i colpi. Lui diceva: ‘Questo è il peggior set che abbia mai visto, non so che cazzo sta succedendo!’ E noi, ‘No, no, no, no, va tutto bene. È per questo che stiamo realizzando cose fantastiche.’
All’inizio ho avuto una conversazione con lui nella quale gli ho detto: ‘Guarda, l’unico motivo per cui ognuno di noi è dentro è perché vogliamo fare un buon film. Tu non sei qui per i soldi. Noi non siamo qui per i soldi. Siamo qui solo perché pensiamo che questo sarà un grande film che possiamo fare qui. Alla fine stiamo tutti lavorando per il film.’ E Jim, che adoro e che ci ha regalato una performance spettacolare, era molto insicuro all’inizio in un modo che era quasi progettato apposta per farlo sentire così, quindi mi aspettavo che ci sarebbe stato un contraccolpo. In quel caso lo prendi e basta. Insomma, sapevamo che Jim non sarebbe stato del tutto a suo agio col modo in cui stavamo girando.”
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