Serena Grandi spegne oggi 65 candeline. L’attrice bolognese, simbolo degli anni ottanta grazie alla partecipazione ad alcune delle più famose pellicole del cinema erotico italiano, si è raccontata in una nuova intervista al Corriere dove ha ripercorso la sua vita e carriera. Qui un estratto:
Com’è l’ambiente del cinema oggi?
«Ci sono caste. Piccoli gruppi. Lobbies. Gli americani fanno lavorare attrici non proprio più giovanissime, avete gli esempi di Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis, hanno belle parti per donne agées. Noi siamo ancorati a dei “fenomeni” legati ad un nome. Per carità tutte attrici bravissime, ma tra film e serie tv, sono sempre quelle che girano. Il ricambio generazionale ci deve essere, ma anche noi possiamo interpretare ancora ruoli interessanti. Ho recitato parti da mamma per tanti anni, ora possa fare la nonna, una bella nonna però. Magari una zia».
Tante sue colleghe hanno il terrore di invecchiare, di perdere la bellezza…
«Scorrendo i social, mi piace molto guardare Instagram, ho notato una controtendenza in America: gli interventi di chirurgia estetica sono meno evidenti. Ci sono meno facce con botox in giro. Io stessa sono felicissima di non farlo più. Ho fatto pace con lo specchio. La telecamera è impietosa, capta tutto, evidenzia dove sei intervenuto. In più il botox ti cambia in modo deciso, anche nella recitazione»
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