Intervistata dal quotidiano “Libero”, Serena Grandi spiega il motivo per cui ha deciso di non tornare sullo schermo, nonostante gli anni di onorata carriera:
“Oggi mi arrivano sceneggiature che sono tutte all’acqua di rose. Non sopporto l’idea, sinceramente, dopo aver fatto cento film con registi straordinari, di mettermi sul set tanto per farlo. Oggi c’è una casta non indifferente che recita e fa i film. Ci sono tutte queste nuove piattaforme, tante attrici e attori che poi in realtà sono sempre gli stessi… Ma forse è tutto giusto così. Che la ruota vada pure avanti“
E quando le chiedono se esiste una sua erede nel mondo del cinema risponde decisa:
“Assolutamente no. È tutto troppo cambiato. Oggi le attrici non sono più truccate, sono molto scialbe. Io vorrei ricordarmi il divismo, l’essere truccata per quel ruolo o resa brutta per un altro ruolo. Ho imparato tutto questo lavorando con Avati assieme al quale ho fatto tre film. Diretta da lui sono riuscita a interpretare anche una donna di 70 anni. Oggi ci sono attrici bravissime ma con caratteristiche diverse dalle dive di un tempo”
Nonostante le accuse per detenzione di droga del 2003 che l’hanno costretta a interrompere bruscamente la sua carriera, l’attrice racconta:
“La malagiustizia in Italia è qualcosa di aberrante. Se dovessi mettermi a parlare non ne usciremmo più. Per fortuna sono passati tanti anni. Limitiamoci a dire, restando nel mondo delle dive, che questi incidenti purtroppo capitano. Io vissi tutto in maniera tranquilla perché sapevo di essere innocente. In casa mia non trovarono nulla. Fu un’esperienza molto dura per una donna sola, separata, con un figlio di tredici anni. Poi fui risarcita dallo Stato. In maniera del tuttoinsufficiente…”
Commenti recenti