John Lydon ha perso la battaglia legale contro gli altri ex componenti dei Sex Pistols. La causa riguardava l’utilizzo delle canzoni della band in “Pistol”, la serie diretta da Danny Boyle – attualmente in lavorazione – che racconterà l’ascesa del fenomeno. In una nuova intervista col “Telegraph”, Lydon confessa che lo scontro con la band si è concluso a loro favore: un giudice ha infatti deciso che gli ex Steve Jones e Paul Cook e Glen Matlock hanno tutto il diritto di usare le canzoni per la serie senza il beneplacito del cantante:
“Sono fottuto, sono in bancarotta. Non ho più risparmi, manco la pensione, niente di niente. Non mi sarei mai aspettato che Steve, Paul e Glen si rivelassero così malvagi. E non ci siamo nemmeno mai seduti a parlare di questo. E ora i Sex Pistols sono diventati di proprietà di Topolino. Capito? Di Topolino. Che strano mondo, quello in cui viviamo”.
Il riferimento a Topolino riguarda l’emittente che trasmetterà “Pistol” che dovrebbe andare in onda nel 2022. Dietro la controparte, infatti, c’era la Disney che produce la serie:
“E quindi lo scontro è stato fra Walt Disney e i suoi soldi e me. Secondo te chi avrebbe vinto? I soldi contano e Johnny Rotten si deve togliere di mezzo. I Sex Pistols sono diventati proprietà di quel ca**o di Topolino”.
Una situazione particolare che potrebbe ripercuotersi sulle cure alla moglie di Lydon, affetta da Alzheimer:
“Ho un’adorabile moglie di cui mi devo prender cura. Soffre di Alzheimer che è una malattia davvero costosa. Sono fottuto. A 65 anni quel che mi è rimasto è la possibilità di ripartire daccapo”.
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