Vittorio Sgarbi ha rilasciato una lunga intervista a Corriere.it dove ha spiegato la necessità di «cambiare stile di vita: dobbiamo liberarci del consumismo e tornare ad un rapporto più naturale tra noi e il pianeta che ci ospita». Ecco un estratto:
Pensa sia possibile tornare indietro ad una vita più sobria, più genuina?
«Non è molto complicato. Dobbiamo liberarci del consumismo capendo che il tempo migliore lo possiamo passare senza stimoli. E si può anche rinunciare ad elettrodomestici inutili prodotti soltanto per alimentare l’ansia del bisogno».
In che modo?
«Cambiando stili di vita. Liberandoci dalle necessità finte che, appunto, sono figlie del consumismo, del bisogno che ci hanno indotto».
Qualche esempio?
«C’è bisogno di cambiarsi due volte al giorno la camicia e le mutande? Che poi finisce tutto in lavatrice. C’è questa mania del lindore, ci si cambia anche se gli abiti sono puliti. Se non ci si cambia ci si sente in imbarazzo».
Quando ero piccolo», spiega al Corriere, ricordando la sua infanzia , «a casa mia il bagno si faceva una volta a settimana, il mercoledì. Oggi si fa la doccia due volte al giorno. Uno spreco del quale si potrebbe fare a meno».
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