Shall we dance? è un film del 2004 diretto da Peter Chelsom con protagonisti Richard Gere, Jennifer Lopez e Susan Sarandon. Una commedia decisamente gradevole e molto spesso riproposta in televisione, di cui oggi vi raccontiamo una strana curiosità.
Shall we dance?, trama
John Clarke (Richard Gere) è un avvocato di successo, che però vive un momento della sua vita dove la noia sembra farla da padrone e la routine non è più in grado di soddisfare il suo bisogno di novità. Un giorno, dopo il lavoro, fa la conoscenza di Paulina (Jennifer Lopez), una maestra di ballo che tiene corsi a cui l’uomo si iscrive quasi immediatamente, sospinto da un bisogno a cui non sa dare nome. Sotto la guida non proprio sicura di Miss Mitzi (Anita Gillette), proprietaria della scuola, John comincia a fare progressi nella danza e anche nella sua amicizia con Paulina, che pian piano si apre con lui, confessandogli anche il motivo che l’ha spinta a prendere decisioni che hanno cambiato la sua vita. Intanto la moglie di John, Beverly (Susan Sarandon), vive all’oscuro della nuova passione del marito e non immagina quello che John fa dopo il lavoro. Ma i segreti, come le bugie, hanno le gambe corte e ben presto la verità verrà a galla.
I gioielli di Susan Sarandon finiti su una scena d’omicidio
Shall we dance? ha alle spalle una storia e macabra che vede come protagonista indiretta Susan Sarandon.
Come riportato da IMDB, infatti, l’attrice era impegnata a Winnipeg nelle riprese del film quando si accorse che erano spariti alcuni suoi gioielli. Il furto, avvenuto da una macchina della produzione ferma sul set, riguardava un maltolto di un valore di circa quattromila dollari. Susan Sarandon, resasi conto di quello che le era stato sottratto mentre era impegnata a lavorare, allertò subito le forze dell’ordine, descrivendo con precisione la natura e la forma dei gioielli, tra cui c’era anche un girocollo d’oro. Con la denuncia regolarmente registrata, Susan Sarandon non avrebbe mai e poi mai potuto immaginare come sarebbe evoluta quella storia. I suoi gioielli, infatti, vennero ritrovati sulla scena di un crimine violento ed efferrato il 4 luglio del 2003. Quello che è diventato famoso come il The Shall We Dance Murder – da cui l’esperto di true crime Dan Zupansky ha anche tratto un romanzo omonimo – vede come protagonista Sidney Teerhuis.
Secondo la ricostruzione fatta dalla Winnipeg TV News, Sidney Teerhuis si recò in commissariato per affermare che, al risveglio dopo una sbornia che lo aveva lasciato privo di ricordi, aveva trovato un suo conoscente, Robin Robert Greene, 38 anni, morto. Quando la polizia si recò però nella stanza affittata da Teerhuis, si trovò davanti a una vera e propria scena del crimine che spinse gli agenti a comprendere di essere nel bel mezzo di un caso di omicidio. La vittima era stata accoltellata 68 volte e del suo corpo era stato fatto un vero e proprio scempio: smembrato, privato dei principali organi vitali (che non vennero mai ritrovati) e decapitato. A pochi metri di distanza dalla vasca da bagno in cui era stato abbandonato il cadavere vennero ritrovati infine i gioielli che erano stati rubati a Susan Sarandon.
Commenti recenti