Sharon Stone si è sempre contraddistinta per la sua franchezza e continua a dimostrarlo. Lo scorso mese aveva rilasciato un’intervista a Everything Zoomer, emersa e divenuta virale solo nelle ultime ore sui social. Della conversazione con la giornalista è stato evidenziato un pezzo in particolare, nel quale la Stone attacca il sistema hollywoodiano chiamando in causa la ‘venerata’ Meryl Streep.
Alla domanda che accennava alla sua esperienza lavorativa con la Streep nel film Panama Papers (The Laundromat) di Steven Soderbergh del 2019 con «Quando hai finalmente avuto modo di lavorare con Meryl Streep…», l’attrice ha risposto per le rime e senza certo mandarle a dire: «Mi piace il modo in cui lo dici, che finalmente ho potuto lavorare con Meryl Streep. Non hai detto “Meryl finalmente ha potuto lavorare con Sharon Stone” o “Avete finalmente potuto lavorare insieme”. Il modo in cui hai strutturato la domanda è già gran parte la risposta alla domanda».
La Stone ha poi aggiunto, rincarando la dose e spiegando meglio il proprio punto di vista per non correre il rischio di essere fraintesa: «È come se tutte noi dovessimo invidiare e ammirare Meryl perché solo Meryl deve essere quella brava, come se tutte dovremmo competere contro Meryl. Penso che Meryl sia una donna e un’attrice straordinariamente meravigliosa. Ma secondo me, francamente, ci sono altre attrici altrettanto talentuose. L’intera iconografia di Meryl Streep fa parte di ciò che Hollywood fa alle donne. Viola Davis è esattamente l’attrice che è Meryl Streep. Emma Thompson. Judy Davis. Olivia Colman. Kate Winslet, per l’amor del cielo. Ma dici “Meryl” e tutti cadono a terra. Io sono una cattiva molto migliore di Meryl. E sono sicura che lo direbbe lei stessa. Meryl non sarebbe stata brava in Basic Instinct o in Casinò, io sono stata migliore. Lo so io e lo sa lei».
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