Recensione di Shooter serie tv tratta dall’omonimo film di Antoine Fuqua con Mark Whalberg distribuita da NETFLIX
La trama della serie prende lo spunto dal film stesso ovvero Bob Lee Swagger qui interpretato da Ryan Phillippe ,un cecchino dei Marine che viene assoldato dall’agente dei servizi segreti Isaac Johnson (Omar Epps) per cercare di sventare un possibile attentato ai danni del presidente degli Stati Uniti durante una sua uscita ufficiale: l’attentato però si svolge lo stesso e Bob Lee è il principale sospettato.
Di qui si dipana tutta la storia del Marine , che ricalca quella del film per lo meno nelle prime puntate, padre di famiglia che deve far di tutto per salvare se stesso e tornare ad una vita normale con la propria famiglia; caratteristica della serie è il momento di preparazione all’evento, con tutti i dati e i calcoli che si manifestano come scritti da un pennarello bianco simile a come accadeva nella serie Da Vinci’s Demons); per il resto la serie scorre per tutte le 10 puntate in maniera piacevole senza particolari svolte narrative ma in maniera sempre coerente e con un ritmo frenetico che piacerà agli amanti delle serie action.
Buone le interpretazioni degli attori e ottime le ambientazione con particolare cura per le scene d’azione che regalano delle scariche di adrenalina e risultano essere molto coinvolgenti grazie ad un’accuratezza e minuzia con cui vengono descritti i vari tipi di armi.
In conclusione una serie solida che si lascia guardare e per questo già rinnovata per una seconda stagione.
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