Fa strano parlare di questo film: questa recensione è stata scritta un anno fa, prima della pandemia. Prima che il mondo cambiasse. Il film di Verdone doveva uscire proprio in quei giorni di Marzo, prima delle chiusure. Adesso fa strano annunciare che è possibile vederlo da oggi su Amazon Prime Video. È passato un anno che vale per quattro. 

La trama

Quattro medici molto amici tra loro sono tanto brillanti in sala operatoria quanto problematici, irrisolti e paranoici nel loro privato. La loro vita viene scandita anche dai continui scherzi con cui gli altri tre tartassano da sempre il povero Amedeo che, uomo di buon cuore e piuttosto boccalone, è sempre un obiettivo fin troppo facile per le prese in giro. La routine però si capovolge inaspettatamente quando Umberto, Lucia e Corrado scoprono che il loro amico è gravemente ammalato ma nessuno ha il coraggio di dirlo al diretto interessato: il quartetto si imbarca così in un lungo viaggio che attraversa il sud Italia per cercare di creare l’occasione giusta in cui confidare ad Amedeo la difficile verità.

Recensione

Il film di Verdone con protagonisti Max Tortora, Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Verdone stesso, ci ha fatto buona impressione a metà: non andiamo subito a fare paragoni col passato perché sarebbe inutile e anche stantio. Possiamo dire però che dell’ultimo filone Verdoniano, è uno di quelli che ci hanno divertito di più. Manca di quel cuore vero, di quello spessore amaro che il regista ha perso da tempo, ma non è tutto da buttare.

Il punto di forza del film, al netto della qualità della risata o della storia, è il cast. Il quartetto protagonista funziona veramente bene, nessuno sovrasta l’altro. Un alchimia che arriva al pubblico, dove tutti e quattro funzionano. Funzionano già di loro perchè sono bravissimi attori, ma messi insieme sono ancora più coinvolgenti e amalgamati. Per il resto il film non ha maschere che hanno fatto la fortuna del cinema Verdoniano, personaggi memorabili o battute potenzialmente iconiche. Purtroppo. Anzi, il film a volte si lascia andare in scivoloni volgari che stonano con la filmografia del regista.


Certo, sperare in una Verdone vecchie maniere adesso, nel 2021, è assai difficile percui ci prendiamo questo genere di film, ma la speranza è sempre l’ultima a morire (Aldo, Giovanni e Giacomo docet). Il film si lascia seguire senza risultare noiosa: purtroppo però già a metà della storia lo spettatore può facilmente immaginare il finale.

Per chiudere: questo “Si Vive una Volta Sola” non è da buttare, anche se, come detto prima, gli attori messi in scena sono il vero motore dell’opera, ancora prima delle battute e delle gag.