Jo Squillo è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:
Cosa significava per lei essere femminista?
«La libertà. Avevo sperimentato il maschilismo, la sera non potevo uscire perché femmina, invece io lo facevo. Sembra passato un secolo ma non è lontano il tempo in cui non si poteva rifiutare di fare sesso con il proprio marito».
Una milanese che la ispirava all’epoca.
«Alda Merini: diceva che la follia le aveva dato la gioia. Mi ha fatto capire come essere speciali senza sentirsi diversi».
Sabrina Salerno con cui ha cantato «Siamo Donne» era una femminista?
«Sabrina non aveva mai cantato in italiano: era famosa in tutto il mondo, una icona pop straordinaria. All’inizio avevo pensato a un progetto di tante donne: una scrittrice, una danzatrice. Poi quando ho incontrato Sabrina ho pensato: io e lei già siamo un mondo».
Era credibile con gli hot-pants sfilacciati?
«Per seguirmi ha accettato di cambiare il suo produttore, che era prototipo di un certo tipo di femminilità e voleva cambiassimo il testo. Dovevamo andare in giro con 10 guardie del corpo».
fonte CORRIERE DELLA SERA
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