Sono passati 27 anni dall’uscita di Sister Act, approdato nelle sale americane il 29 maggio 1992 (in Italia, invece, il 28 gennaio 1993). Il film ha come protagonista la grande Whoopi Goldberg nei panni di Deloris Van Cartier/Suor Maria Claretta, una donna che con il suo temperamento e la sua simpatia sconvolgerà la vita delle novizie del convento in cui si è rifugiata in quanto testimone di un omicidio da proteggere.
Leggiamoci alcune curiosità sulla celebre pellicola di cui forse non eravate al corrente.
Piccolo budget, ottimi incassi
Il film ottenne un grande successo di pubblico, arrivando ad incassare un totale di circa 231 milioni di dollari. Il budget iniziale era assai ridotto, facendo sì che anche il compenso di Whoopi Goldberg non fosse alto, o quanto meno lontano dagli standard degli stipendi d’oro delle star Hollywoodiane. Si stima, infatti, che l’attrice abbia intascato “solo” 600.000 dollari per il ruolo di Deloris Van Cartier/Suor Maria Claretta.
La prima scelta per Deloris fu Bette Milder
Lo sceneggiatore Paul Rudnick (che compare col nome di Joseph Howard) scrisse lo script nel 1987 pensando a Bette Midler nel ruolo di Suor Maria Claretta. La Midler era già famosa in casa Disney e per aver preso parte a pellicole come “Su e giù per Beverly Hills”(1986), “Per favore, ammazzatemi mia moglie” (1986) e “Affari d’oro” (1988). Produzione e sceneggiatore, però, decisero che l’inserimento di Whoopi Goldberg (unica ed esilarante donna di colore tra tutte attrici bianche e già famosa per aver girato il cult “Ghost”) avrebbe avuto un effetto ancor più dirompente ed accentuato l’interesse del pubblico.
Un terzo capitolo in arrivo
Nel 1993 uscì il sequel, intitolato Sister Act 2 – Più svitata che mai che però non venne acclamato dalla critica e ottenne scarso successo. Per anni si è parlato di un 3° capitolo della saga, che, a quanto risulta dalle ultime notizie, è pronto per essere prodotto per il servizio streaming di Disney+.
La regia
Sister Act – Una svitata in abito da suora fu diretto dal regista italo-americano Emile Ardolino, ma prima di lui la produzione contattò Pedro Almodóvar, il quale però rifiutò di dirigere il film.
Ardolino era già noto per aver diretto il cult “Dirty Dancing – Balli proibiti” e per aver ottenuto l’Oscar grazie al documentario sulla danza “He makes me feel like dancin”, nel 1983. Ardolino morì tragicamente nel 1993, un anno dopo l’uscita di “Sister Act”, a causa di complicazioni legate all’AIDS.
Il Papa
Alla fine del film fa la sua apparizione anche il personaggio di Papa Giovanni Paolo II, interpretato dall’attore Eugene Greytak. Quest’ultimo ha recitato lo stesso ruolo anche in altri film e serie tv, tra cui “Hot Shots!”, “Biglietto d’amore”, “Ally McBeal”, “Murphy Brown” e “Una pallottola spuntata 33⅓ – L’insulto finale”.
Dal cinema al teatro
Il film ha avuto anche una celebre versione musical a teatro e continua oggigiorno ad essere portato in scena in tutto il mondo. Whoopi Goldberg è apparsa in un numero limitato di spettacoli a Londra, interpretando però il ruolo della Madre Superiore (che nel film è affidato a Maggie Smith).
La chiesa
La chiesa dove Whoopi Goldberg si rifugia esiste davvero ed è la St. Paul’s Catholic Church situata al 221 Valley Street, a San Francisco.
Le nomination
“Sister Act – Una svitata in abito da suora” è stato nominato a due Golden Globe (Miglior film commedia o musicale e Migliore attrice in un film commedia o musicale a Whoopi Goldberg). La pellicola ha ricevuto anche 3 nomination agli MTV Movie Awards (Miglior performance femminile a Whoopi Goldberg, Miglior performance rivelazione a Kathy Najimy e Miglior performance comica a Whoopi Goldberg).
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