SKYSCRAPER – La recensione

SKYSCRAPER – La recensione

La star mondiale Dwayne Johnson sbarca al cinema con il suo secondo film del 2018 dopo Rampage (diciamo anche il quinto in due anni se si aggiungono Fast & Furious 8, Baywatch e Jumanji) e guida il cast del nuovo blockbuster catastrofico Skyscraper. 

Questa volta ‘The Rock’ veste i panni di Will Sawyer, un ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell’FBI e veterano americano di guerra che ha perso la gamba in una missione. Anni dopo l’incidente Will è diventato un esperto di sicurezza e gli viene offerto di valutare l’impianto del grattacielo più alto al mondo, ad Hong Kong. Proprio mentre si trova lì con sua moglie e i suoi due figli, l’imponente e sicuro edificio viene sabotato e incendiato da un gruppo di criminali, cosa per la quale verrà incolpato. Da ricercato in fuga, Will deve trovare i responsabili, ripulire il suo nome e salvare a tutti i costi  la sua famiglia intrappolata all’interno dell’immenso grattacielo in fiamme.




Commento

Hanno cercato di renderlo più debole e privo di mezza gamba, ma The Rock resta sempre The Rock. Fin da quando iniziano i guai, sai già che il grande eroe muscoloso porterà a termine la missione, anche a costo di arrampicarsi su una gru a centinaia di metri d’altezza, di saltare a distanze stratosferiche o scalare grattacieli in fiamme col nastro adesivo sulle mani. Situazioni irreali? Molto. Ma questo la mente dello spettatore lo sa già prima di cominciare a vedere il film, quindi non resta che divertirsi nell’osservare fin dove si spingono queste azioni ‘trash’ fuori dalla realtà, compiute da supereroi ma senza poteri. 

Dwayne Johnson fa bene anche nelle vesti di padre di famiglia, affettuoso e pieno d’amore per i suoi cari, che alla fine saranno la motivazione per la sua impresa di salvataggio. Accanto a lui ad impersonare la moglie (altrettanto tosta e pronta all’azione) Neve Campbell, celebre protagonista della saga di Scream.




Skyscraper cerca di dare tensione a livello narrativo, ma la trama è oggettivamente molto elementare e sicuramente non il punto di forza. Da citare, poi, la tanta ispirazione presa da Trappola di Cristallo (Die Hard). Il film, dunque, si regge sulla monumentale stazza di Johnson, un attore – il più pagato di Hollywood – che sa sempre come reinventarsi ma che rimane comunque fedele ad un genere che ha sempre caratterizzato la sua vita.

 

 

Circa l'autore

Claudia Giampaolo

Laureata presso l'università di Roma Tre in "Lingue e Mediazione linguistico-culturale", con "Master di Traduzione e adattamento delle opere audiovisive e multimediali per il sottotitolaggio". Appassionata di film, serie tv e libri, amante dei gatti e dello sport, tennis e calcio su tutti.

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