Umberto Smaila è stato intervistato da Novella 2000 dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:

Arriviamo a Colpo grosso. È vero che trovare le ragazze del cast fu un’impresa?

«Eccome! Oggi c’è molta disinibizione, ma all’epoca le italiane non volevano spogliarsi, così dovemmo fare le selezioni all’estero. Le soubrette erano prevalentemente olandesi, inglesi e polacche».

Come mai proprio di quei Paesi?

«Pensavano che parenti e amici non le avrebbero viste, durante lo show, senza veli, ma restarono deluse nello scoprire che l’antenna satellitare permetteva di vedere anche le trasmissioni straniere».

La sigla del programma era colma di allusioni. Mi viene in mente: “assaggia e poi mi dici”… Si è mai sentito responsabile di aver contribuito al trend della donna oggetto?

«Mai. Anzi penso che mi vada riconosciuto il merito di aver contribuito a un’impennata del desiderio sessuale. Al tempo di Colpo grosso si registrò un boom di nascite. Diciamo che ho molti figli adottivi».

fonte NOVELLA 2000