Sofia Coppola, sceneggiatrice e regista figlia del ben noto Francis Ford, ha preso parte ad una conversazione con la collega Emerald Fennell durante la quale è uscita fuori una peculiarità che devono avere i film affinché lei provi piacere a guardarli.
Parlando della sua recente collaborazione con l’attrice Carey Mulligan, protagonista del film “Una donna promettente”, la Fennell ha commentato che tornerebbe subito a lavorare con l’attrice inglese, anche se probabilmente non ce ne sarà occasione: “Lavorerei di nuovo con Carey in un batter d’occhio, ma stranamente, e non so se è inconsciamente intenzionale, non credo che in quello che sto scrivendo ora ci sia qualcosa che lei potrebbe fare, perché non ci sono donne…” Prima che potesse finire la frase, che sarebbe continuata con ..”non ci sono donne della sua età”, è intervenuta Sofia Coppola, chiedendo: “Non ci sono donne? Io non riesco a guardare film che non abbiano personaggi femminili” ha aggiunto la Coppola, spiegando che fa fatica a empatizzare con un cast interamente maschile.
Emerald Fennell ha commentato “Non è facile, vero? Io non ne posso più di film con uomini che indossano impermeabili e parlano di cose serie.”
Sofia Coppola è nota, d’altro canto, per aver scritto e diretto personaggi femminili molto forti, da Kirsten Dunst/Lux Lisbon come adolescente ribelle in “Il giardino delle vergini suicide “a Scarlett Johansson come Charlotte in “Lost in Translation” e, più recentemente, Rashida Jones in “On the Rocks”, il suo ultimo film, disponibile su Apple TV+ da novembre, con Bill Murray come attore protagonista (anche candidato ai Golden Globe 2021). Come attrice Sofia Coppola è di nuovo apparsa in Il padrino – Parte terza, la nuova versione che restituisce al capitolo finale della trilogia la forma che il regista Francis Ford Coppola voleva dargli sin dall’inizio.
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