Sono pazzo di Iris Blond è un film del 1996, diretto e interpretato dal regista Carlo Verdone. Data la popolarità conquistata con il precedente Viaggi di nozze (1995), anche per questa pellicola il regista e attore romano scelse come protagonista femminile Claudia Gerini. Si tratta della seconda collaborazione tra i due, che cotinuerà anche con Grande Grosso e Verdone.
TRAMA
Romeo Spera, cantante e musicista celebre negli anni settanta con il singolo Bella senza trucco, viene tradito e lasciato dalla fidanzata, insieme alla quale aveva formato il gruppo musicale Alta Definizione, proprio con un altro membro della band, precisamente il suo migliore amico. Triste e depresso, per sbarcare il lunario si fa assumere come cantante sulle navi da crociera; durante una sosta a Napoli si reca da una cartomante, detta la “Santa”, che gli predice un lieto incontro con una donna straniera amante della poesia e della musica; questa donna porta il nome di un fiore e gli donerà amore e denaro. Di lì a poco, nel bel mezzo di una crociera, conosce Marguerite, cantante belga di mezza età che interpreta i versi di Jacques Brel. Pensando che sia lei la donna del suo destino, si lega sentimentalmente a Marguerite e va a vivere con lei a Bruxelles. Si rende presto conto, però, che la sua vita è infelice e suonare tutte le sere Ne me quitte pas è alquanto frustrante. Una sera, mentre cena in un fast food, incontra per caso Iris, cameriera italiana emigrata in Belgio dieci anni per raggiungere il padre originario di Caserta. Iris è una ragazza tosta e caparbia, dalla vita sentimentale turbolenta: per lei troncare un rapporto equivale a “potare i rami secchi”.
LE TONSILLE DI CLAUDIA GERINI
Claudia Gerini è stata intervistata a Verissimo da Silvia Toffanin e Carlo Verdone è intervenuto con un video messaggio raccontando un curioso aneddoto su Sono Pazzo di Iris Blond dopo aver sottolineato il suo immenso affetto per la sua grande amica.
“Era giovanissima quando fece ‘Viaggi di nozze’, aveva 23 anni, però mi accorsi che aveva un problema, ogni tanto dalla borsa tirava fuori una scatola di antibiotici. Nel 96 prima di girare ‘Iris Blond’ dove doveva cantare e urlare, la voce perdeva forza e le dissi: ‘Cheavogliamo fare? Così non si può andare avanti’”.
Fu allora che decise di trovare una soluzione definitiva al problema:
“Le dissi: ‘apri un po’ sta bocca!’ Lei non voleva e io mi imposi ‘apri la bocca!’. Al posto delle tonsille c’aveva due caldarroste che più rosse non si poteva. Chiamai subito un grande otorino e fisso l’appuntamento. Quando il professore la guardò, disse: ‘Oh mio dio in settimana le leviamo’. L’operazione andò benissimo. Claudia buttò gli antibiotici. Come vedete mi preoccupo dei miei attori e di lei in particolare”.
Claudia ha poi ammesso che ancora oggi, quando ha un problema di salute, chiama proprio il suo collega per avere un suo parere orientativo sul da farsi: “E’ bravissimo e ci prende sempre per me lui è un punto di riferimento”
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