A partire dal 29 maggio è disponibile su Netflix Space Force, la nuova comedy scritta e ideata dalla coppia Greg Daniels e Steve Carell. Il ritorno alla collaborazione per Daniels e Carell è sicuramente un evento estremamente gradito a tutti coloro che hanno amato The Office, la fortunata sitcom andata in onda dal 2005 al 2013 alla quale i due hanno lavorato insieme, il primo nei panni di showrunner e il secondo in quelli di attore protagonista. Insomma, un ritorno, il loro, che nell’ambito della comedy sa tanto di famiglia.
Già dal titolo Space Force possiamo ben immaginare di cosa la sitcom andrà a parlare. E quale periodo migliore per debuttare se non quello a ridosso del commentatissimo – e purtroppo rimandato di qualche giorno – lancio dello SpaceX Crew Dragon? Una tempistica ovviamente non casuale, che rientra nella volontà della serie di mischiare realtà e finzione. Ma andiamo più nel dettaglio. Space Force è ambientata nel mondo dell’esercito degli Stati Uniti e racconta della ‘missione’ del generale a quattro stelle Mark R. Naird (Steve Carell) di fondare e far decollare l’aeronautica spaziale Space Force su incarico della Casa Bianca e del suo Presidente. Per chi ha un minimo di conoscenza del ramo aeronautico – militare – spaziale, c’è un chiaro riferimento a una delle nuove branche del Pentagono, creata direttamente da Donald Trump e dedicata all’esplorazione spaziale.
Ad affiancare Steve Carell in questa folle e strampalata parentesi umoristica ci sono nomi di tutto rispetto, a partire da John Malkovich (che interpreta lo scienziato con cui ci andrà a scontrare maggiormente il generale), Lisa Kudrow (sì, proprio la Phoebe di Friends che qui interpreta la moglie di Carell) e Ben Schwartz, nel ruolo di un social media manager che incarna tutti i possibili stereotipi del ruolo.
La serie, composta da 10 episodi della durata di poco più di 30 minuti, si caratterizza per il suo costante bilanciamento tra realtà e grottesco, regalando situazioni indubbiamente divertenti, ma che, dobbiamo specificarlo, necessitano da parte dello spettatore un attento inserimento e un giusto approccio alla visione. Steve Carell fornisce un’altra delle sue ormai caratteristiche performance e riesce a tenere alto il grado di divertimento, ovviamente supportato da una base di scrittura ben studiata e di buon livello.
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