J.K. Simmons ha fatto il suo esordio nel mondo della Marvel nel lontano 2002, nella trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire. L’attore interpretava J. Jonah Jameson, il burbero editore del Daily Bugle che assume Peter come fotografo.
Anche se ora è praticamente impossibile immaginare qualcun altro in quel ruolo, per J.K. Simmons ottenere la parte non è stata una passeggiata.
Nell’ultimo episodio di Couch Surfing di PeopleTV, Simmons ha ricordato il suo provino, nel quale dovette fare il classico camera test per conquistare i dirigenti della Sony.
“I produttori della Sony avevano bisogno di essere convinti, perché giustamente avevano in mente anche altri attori che avrebbero potuto aiutare a portare il film in alto. Quindi feci il classico provino. Fu molto stancante devo dire. Includeva una scena in cui il Goblin sfondava le finestre e mi prendeva per la gola, mi sollevava in aria e mi strangolava”, ricorda Simmons. “Quindi vi potete immaginare, avevo in mano le pagine del copione e mentre leggevo la scena durante l’audizione allo stesso tempo cercavo di fare dei versi fingendo il soffocamento”.
Alla domanda se il pubblico può aspettarsi di vederlo nei prossimi film di Spider-Man dopo la sua apparizione in Far From Home, l’attore risponde: “Non so se userei la parola attesa. Quando firmai il contratto per il primo film, ho firmato direttamente anche per gli altri sequel. Ciononostante, lo studio non è obbligato a inserire il personaggio nei film successivi, quindi è da vedere.
Tuttavia, Simmons non sembra avere alcuna cattiva volontà al riguardo: “È bello avere l’opportunità, con l’evolversi di queste cose, di essere uno dei detentori della versione precedente”.
Potete vedere il video con l’intervista su Entertainment Weekly.
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