Striscia la notizia torna ad occuparsi di Claudio Baglioni e dei suoi testi. Il cantautore romano sarebbe solito, secondo Antonio Ricci e il tg satirico, utilizzare versi di grandi poeti della nostra tradizione letteraria per comporre i suoi testi. Così ieri è andato di nuovo in onda un servizio di Antonio Casanova che mostra l’arte del collage di Baglioni. Nello specifico, usando tre autori diversi: Salvatore Quasimodo, Marguerite Yourcenar e Alfred Tennyson. Messi in fila, comporrebbero un verso di una sua canzone.
In un’intervista al “Corriere della sera”, Claudio Baglioni ha detto, a proposito della querelle che lo contrappone ad Antonio Ricci: “È un duello decennale con un solo duellante, lui”, ma l’ufficio stampa di Striscia la notizia in un comunicato evidenzia come il cantautore abbia chiesto e ottenuto il sequestro di “Tutti poeti con Claudio”, libro che “Svela solo una parte dei tanti scrittori dai quali avrebbe preso in prestito frasi inserendole nelle sue canzoni senza citarli”.
In attesa di far valere le proprie ragioni in Tribunale nel gennaio del 2025, Antonio Ricci risponde:
“Baglioni può scatenare contro di noi tutti i suoi uffici stampa, le sue tifoserie, le cricche di amichetti, ma non riuscirà a giustificare una concezione predatoria della cultura che io aborro. Il saccheggio può anche essere una forma di arte, ma non in un modo così sfacciato. Fare cultura è condividere, discutere, i libri si criticano, non si fanno sequestrare con azioni intimidatorie e proterve. Non stupiamoci se poi l’Italia perde posti nella classifica mondiale della libertà di stampa. Pretendere di censurare la satira è un atto ignobile e che venga fatto da un personaggio che si definisce “democratico” è un altro dei paradossi di questo nostro Paese: tutto quello che è scritto nel libro è vero e verificato. Un consiglio al Passerotto: ammetti e fatti una bella risata. I tuoi fan ti amerebbero ancora di più”
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