Ted Kotcheff, regista del primo capitolo di “Rambo” (First Blood in inglese) ha recentemente presentato una nuova biografia dal titolo “Director’s Cut: My Life in Film” dove racconta un aneddoto particolare riguardante il finale originale (anche girato e ripreso) del film. Come accadeva nel romanzo “First Blood” (1972) di David Morrell, dal quale è nato poi, dieci anni dopo, l’adattamento cinematografico, il veterano di guerra John Rambo era destinato, nel finale, a morire. L’intera storia di Rambo, infatti, era stata concepita come una missione suicida, come è capitato a tantissimi veterani della guerra in Vietnam, traumatizzati a vita.
La scena originariamente pensata e registrata è la seguente: Rambo, attorniato dall’esercito nella stazione della polizia, dice queste parole al colonnello Trautman: “So che hai una pistola sotto la giacca. Tu mi hai creato. Ora, devi uccidermi“. Il colonnello tira fuori la pistola. Ma non riesce farlo, naturalmente. Allora Rambo lo raggiunge, preme il grilletto e si toglie la vita.
“La scena girata fu incredibilmente toccante”, prosegue Ted Kotcheff, ma subito dopo Sylvester Stallone si alza e gli dice “Ted, posso parlarti per un secondo? Sai, Rambo ne ha passate tante. La polizia lo maltratta. Viene perseguitato senza tregua. Gli vengono mandati addosso i cani. Salta dalle scogliere. Corre nell’acqua ghiacciata. Viene ferito al braccio e deve ricucirsi da solo. Tutto questo, e ora lo uccidiamo?”
Dopo quelle parole, il regista ci pensa e decide di cambiare il finale, girando la scena che vediamo oggi subito dopo nella stessa giornata, attirandosi le ire di tutta la crew di registrazione che pensava di aver finito le riprese.
Sicuramente la scelta di non far morire Rambo è stata anche preferita per accontentare le case di distribuzione del film e soprattutto il pubblico, perché gli happy-endings sono più popolari. Inoltre, non si sarebbero potuti fare i sequel Rambo 2, Rambo 3 e John Rambo!
FONTE: http://ew.com/movies/2017/04/07/first-blood-rambo-dead-ending-kirk-douglas/
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