Tango & Cash è un cult senza dubbio. Perchè? è il 1989 e con questo titolo Sylvester Stallone e Kurt Russell chiudono il decennio in cui il genere buddy cop movie ha infiammato le sale cinematografiche, iniziando con 48 ore (1982) e arrivando al culmine con Arma letale (1987). Con la differenza che Russell e Stallone come coppia protagonista è la summa perfetta degli anni 80 mascolini. Muscoli e carisma. Tango e Cash. E negli anni svariate volte è stato chiesto un sequel dai fan, mai realizzato. In attesa forse di rivederli insieme, noi vi parliamo delle curiosità su questa chicca anni 80:
– La data di uscita originale di Tango & Cash è: 22 Dicembre 1989.
– Le riprese del film si sono svolte nel periodo 12 Giugno 1989 – 20 Ottobre 1989 in USA.
– Il titolo inizialmente previsto per il film era The Set Up.
– La prima scelta per il ruolo di Cash fu Patrick Swayze. A pochi giorni dalle riprese, però, l’attore si tirò indietro perché preferì Il duro del Road House che gli dava la possibilità di essere unico protagonista. Kurt Russell era libero e accettò immediatamente di fare Tango e Cash.
– La Warner Bros non apprezzò il primo montaggio del film così chiamo il montatore Stuart Baird per metterci mano. Su tutte le versioni che completava Baird, i produttori avevano sempre qualcosa da ridire, così fu lui stesso a portare nel progetto Hubert de La Bouillerie che aveva montato un paio di film della serie Scuola di polizia e Le streghe di Eastwick.
– Il regista Andrej Končalovskij è stato sostituito verso la fine delle riprese da Albert Magnoli: nella sua biografia afferma che è stato licenziato perché voleva dare al film un tono più serio rispetto a ciò che i produttori volevano e quindi il suo rapporto con il produttore Jon Peters era diventato insostenibile. Končalovskij ha invece elogiato Stallone, che afferma essere stato sul set una costante voce della ragione.
– Sylvester Stallone ha dichiarato che farebbe all’istante un sequel di Tango & Cash, ma Kurt Russell non è dello stesso avviso. Quest’ultimo ha detto “eravamo nel fiore degli anni allora, ora siamo sfioriti, non credo sia una buona idea”.
– Le riprese della sequenza finale nella cava ha impegnato undici operatori con altrettante camere in funzione simultaneamente. Alcune delle acrobazie degli stuntman erano così pericolose che fu loro concesso di eseguirle soltanto una volta.
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