Teo Teocoli è stato intervistato da Il Giorno dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:

Come vive quindi questo compleanno?

“Mi spaventava molto. Qui a Milano quando devi dire se uno è in grado o meno di fare una cosa, si ripete sempre “l’ha minga ottant’ann…“. Lo diceva anche Jannacci. Oggi invece mi scopro tranquillo”.

Gli amici le chiederanno l’imitazione di Adriano?

“Quella è una benedizione che si è trasformata col tempo in una maledizione. Rimani bloccato nella maschera. Avrò fatto seimila spettacoli, ogni volta imitando Celentano. Il contrario credo non sia mai successo. Ma era lui quello sotto i riflettori. Comunque ci siamo aiutati spesso, c’è stato in tante cose belle. E anche in un paio di casini”.

I casini di solito sono più interessanti.

“Quando non gli andava di fare qualcosa diceva agli impresari di proporla a me. È stato così con il Festival di Napoli, un disastro. Ma anche con Hair dove avevo un bellissimo ruolo, trasgressivo, ma furono tre anni di lavoro durissimo. E poi non mi permise di registrare Nessuno mi può giudicare”.

fonte IL GIORNO