Ospite di Splendida Cornice, trasmissione condotta da Geppi Cucciari, Teo Teocoli ha ricordato la sua amicizia con Franco Califano, di cui quest’anno, precisamente il 30 marzo, si è ricordato il decennale della sua scomparsa.
“Lo incontrai in un bar a Milano con un mio amico, che me lo presentò. Mi colpì il suo charme, era uno che piaceva. Aveva un sorriso bellissimo e parlava romano. Il mio trono di più bello della città stava crollando, era troppo affascinante.
Io mi ero trasferito a Roma perché cominciavo una commedia musicale. Franco aveva questa casa nuova, sulla Collina Fleming, alla fine di una discesa. Lui abitava al secondo piano, al primo c’era Renzo Arbore, al pian terreno i Primitive che erano sempre ubriachi, sopra Massimo Bernardi e poi una valletta della televisione”.
Io lavoravo a teatro, avevo grande successo. Due donne mi si avvicinarono, una era Marisa Mel e Verushka la modella bellissima che aveva finito il film Blow Up di Antonioni. La portai in moto a casa mia. Vedo la porta di Arbore aperta, che diceva che gli avevano rubato in casa. Si dimenticò in un attimo del furto! Arbore si era innamorato. Anche Franco apprezzò. Quando la vide mi disse: “Aò, che hai portato il pennello?” come se l’avessi disegnata!
Poi ricorda un bell’aneddoto trascorso insieme a Califano:
La serata più bella della nostra vita l’abbiamo passata nel 1970 guardando la partita Italia-Germania, la partita del secolo. C’eravamo solo io e il Califfo. Sotto c’era un dirupo che portava ad uno spiazzo. Era tutto buio e noi eravamo proprio là, a commentare e urlare per la partita.
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