Nel documentario Arnold James Cameron ha parlato di come convinse l’attore ad interpretare la parte del buono in Terminator 2 del 1991 anzichè quella del feroce killer in Terminator del 1984.
IL FILM
Terminator 2 – Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgment Day) è un film del 1991 co-sceneggiato, prodotto e diretto da James Cameron. È il sequel di Terminator e secondo capitolo dell’omonimo franchise. La trama segue Sarah Connor e il figlio di dieci anni John mentre vengono inseguiti da un nuovo Terminator più avanzato, il T-1000, inviato indietro nel tempo per uccidere John e impedirgli di diventare il capo della resistenza umana; i due vengono aiutati da un secondo Terminator, identico a quello inviato nel 1984 per uccidere Sarah. La produzione di Terminator 2 richiese un budget di circa 100 milioni di dollari, il più alto fino ad allora, speso in gran parte per le riprese e gli effetti speciali. Gli effetti visivi del film videro grandi progressi nella CGI, tra cui il primo utilizzo del movimento umano naturale per un personaggio generato al computer e il primo protagonista parzialmente generato al computer. Terminator 2 fu un successo critico e commerciale nonché il maggior incasso dell’anno e influenzò la cultura popolare, in particolare l’uso degli effetti visivi nei film, oltre a ricevere numerosi premi tra cui quattro Oscar. Il film ebbe altri sequel, a partire da Terminator 3 – Le macchine ribelli.
JAMES CAMERON: “A CENA NON ERA LO STESSO”
Nel documentario il regista ricorda così i primi incontri per presentare la sceneggiatura:
“All’inizio, Arnold era completamente contrario all’idea. Io e lui dovevamo incontrarci a cena per parlare della sceneggiatura. Quindi mi sedetti, vidi che che non era allegro come al solito. Gli chiesi: ‘Cosa c’è che non va? Non ti piace? Ora sei il buono, il difensore, il protettore‘”. E lui: ‘Jim… Non uccido nessuno, okay, va bene, ma posso almeno sparare alle gambe di qualcuno?’ Io dissi: ‘Sì, va bene, puoi sparare alle gambe. E lui: Va bene”
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