Durante un’intervista con Esquire Middle East, il regista del nuovo Avatar James Cameron è arrivato a dichiarare che non è sicuro che girerebbe di nuovo alcuni suoi film, come per esempio Terminator. Il motivo è lo stesso che lo ha portato a tagliare quei 10 minuti da Avatar 2: dal montaggio finale ha tolto scene in cui veniva mostrata violenza con le armi, un tema che lui stesso si è detto non più interessato a mostrare su grande schermo.
«Volevo liberarmi di alcune cose brutte, cercare un equilibrio tra luce e oscurità. Bisogna avere del conflitto, ovviamente. Violenza e azione sono la stessa cosa, dipende da come la si guarda. Questo è il dilemma di ogni filmmaker di azione e io sono conosciuto come tale» ha detto James Cameron. In un passaggio precedente dell’intervista, aveva appunto gettato lo sguardo alle spalle e ripensato al modo in cui ha messo in mostra quel tipo di violenza che ha voluto tagliare da Avatar – La Via dell’Acqua.
Ha detto: «Guardo indietro ad alcuni film che ho fatto e non so se vorrei rifarli adesso. Non so se vorrei feticizzare le armi, come ho fatto un paio di volte nei film di Terminator più di 30 anni fa, nel nostro mondo di oggi. Quello che sta succedendo con le armi nella nostra società mi fa rivoltare lo stomaco». Il riferimento è ovviamente ai tanti casi di cronaca nera che arrivano dagli Stati Uniti e non solo, in quei Paesi insomma in cui c’è minor controllo sul possesso ed uso delle armi.
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