SINOSSI

Sono ormai passati più di 20 anni da quando Sarah Connor ha sventato la fine del mondo, cambiato il futuro e riscritto il destino del genere umano. Dani Ramos (Natalia Reyes), vive una vita tranquilla a Città del Messico insieme al fratello (Diego Boneta) e al padre quando un Terminator Rev-9 di nuova generazione (Gabriel Luna) programmato per uccidere compie un viaggio a ritroso nel tempo per darle la caccia ed eliminarla.

La sopravvivenza di Dani dipende dalla sua alleanza con altre due guerriere: Grace (Mackenzie Davis), una donna cyborg proveniente dal futuro, e un’agguerrita Sarah Connor (Linda Hamilton). Mentre il Rev-9 stermina senza pietà chiunque si frapponga tra lui e Dani, le tre si faranno aiutare da un T-800 (Arnold Schwarzenegger), proveniente dal passato di Sarah, che potrebbe essere la loro ultima speranza.




RECENSIONE

Appena entrato in sala mi sono venuti i brividi circa il risultato finale. Ho sperato vivamente di non provare la stessa delusione degli ultimi due capitoli della serie che, per alcuni minuti mi hanno appassionato, per altri invece mi hanno potentemente deluso. In Terminator Salvation ho provato ammirazione per il racconto post-apocalittico, ma la mancanza di Arnold si faceva sentire troppo quindi l’ho bocciato, in Terminator Genysis ho amato i primi 10 minuti dove Kyle viene mandato indietro nel tempo e nient’altro, per considerarlo alla fine come il peggiore della serie. Alla fine dell’ultimo capitolo Terminator Destino Oscuro finalmente esco con il sorriso e lo considero l’unico vero sequel di quel capolavoro di T2.




Partiamo dall’inizio, c’è SARAH CONNOR e quindi già vale il prezzo del biglietto visto che viene reinterpretata da Linda Hamilton oramai sessantatreenne ma sempre forte e, scusate il termine, con le palle d’acciaio. Si parte proprio da dove è finito T2 e vediamo subito il destino di John Connor interpretato nuovamente (in maniera digitale) da Edward Furlong. Lo stesso taglio di capelli anni 90 e la stessa acconciatura già fanno venire le palpitazioni per tutti noi nostalgici. Poi arrivano i nuovi personaggi, sia il Terminator cattivo sulla scia del T-1000 del film del 92, sia l’umana che questa volta però è potenziata. Insieme iniziano la classica battaglia stile primo film finché non incontrano proprio Sarah Connor e iniziano una fuga insieme verso qualcuno che comunica digitalmente con la Hamilton che si rivelerà proprio il T-800 di Arnold Schwarzenegger invecchiato e con una grossa novità. Da qui si vede la mano del regista Tim Miller con battute stile Deadpool e il tocco visivo di James Cameron sugli effetti speciali.




Dark Fate non è altro che il classico remake di un film anni 90 in stile Star Wars 7, quindi metà sequel e metà reboot dove c’è un richiamo al passato ma anche un passaggio di consegne verso il futuro. In questo film troverete molte citazioni e riferimenti ai primi capitoli e, per i più esperti anche dei veri e propri easter eggs che vi faranno rimanere incollati sulla sedia per tutta la durata. Io ne ho trovato uno su una musica che è stato fantastico. Posso tranquillamente definirlo con il Terminator 3 che cercavo dal 1992 perché era quello che volevo. Il messaggio che lascia è che prima o poi le macchine prenderanno il sopravvento sull’uomo anche a livello di I.A, se prima c’era Skynet ora c’è Legion e ci sarà sempre una resistenza, una Sarah Connor nuova, un John Connor nuovo e un Terminator nuovo ma le basi rimarranno sempre loro LINDA e ARNOLD. Se questo è il vostro testamento, grazie mille per questo terzo capitolo!