The Conjuring 3 – Per ordine del Diavolo esplora quello che viene bollato come “il caso più dark di Ed e Lorraine Warren”. I due esperti del soprannaturale, interpretati sullo schermo da Vera Farmiga e Patrick Wilson, tornano con un terzo capitolo più spaventoso (sulla carta) e in cui niente viene dato per scontato.
Una vicenda horror ispirata (molto vagamente) a fatti avvenuti negli anni ottanta, testimoniata da una coppia di detective del soprannaturale realmente esistita. Si parla sempre di possessioni, anche se a un certo punto la trama vira sulla stregoneria con i suoi affascinanti rituali e regole. Numerose le creature disarticolate stile L’Esorcista, che un ottimo lavoro sul sonoro rende concrete e da pelle d’oca per il rumore delle ossa che si contorcono a ogni passo.
l film si apre nel Connecticut del 1981 con una lunga e spettacolare sequenza di esorcismo che, oltre a innescare la vicenda, si diverte come una matta a far saltare gli spettatori sulle sedie e a bombardarli di citazioni da ogni dove. Successivamente il film diventa fin troppo investigativo, spengendo la tensione che si stava costruendo. Anche se con una fotografia splendida che gioca con la luce, in modo da regalarci bellissimi quadri, il film risulta molto più debole rispetto agli altri due capitoli precedenti. Il regista è cambiato, e si sente. Un uso spropositato degli Jump Scare (i botti a tutto volume che vi fanno prendere un colpo, per capirci). È normale spaventarsi così, ma come pratica in molti film horror viene spesso utilizzata quando non si riesce a creare una tensione ed un inquietudine degna di nota, ed è un po come barare.
Anche se il film prova ad esplorare anche il passato della coppia cercando di dare più spessore ai personaggi, difficilmente questo terzo capitolo riuscirà ad eguagliare i primi due (che comunque avevano un leggero distacco a favore del primo). E soprattutto un villain poco carismatico. Forse la scena iniziale è quella che potrebbe rimanere di più nel tempo. Vista la situazione cinematografica del momento però, con pochi titoli in uscita, al momento andare a vedere questo film pur di gustarsi la sala potrebbe comunque non essere una decisione sbagliata.
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