Ospite di Bella Ma’, Tiberio Timperi ripercorre la propria carriera:
“Nasco come conduttore di programmi leggeri alla radio, quarant’anni fa, poi ho iniziato a lavorare a Telemontecarlo dove si faceva tutto perché era una televisione camera e cucina. Si vedeva che avevo una naturale tendenza per la battuta, per lo scherzo. Poi un giorno ricevo una telefonata da Emilio Fede, pensavo fosse uno scherzo di un mio collega. Mi chiese di lavorare al TG4”.
Dopo tanti anni di esperienza, confessa di voler lasciare la televisione al momento giusto:
“Quello che importa nel nostro lavoro è lasciare al momento giusto. Come accade agli atleti, la fase declinante è spiacevole. A me spaventa essere ossessionato da quella lucetta rossa e io vorrei saper uscire al momento giusto, non un attimo prima e soprattutto neanche un attimo dopo”.
E proprio in tema lavoro, Tiberio Timperi si dice profondamente convinto che l’unica distinzione da fare è tra:
“Bisognerebbe fare una distinzione tra cretini e intelligenti, fare delle ‘quote grigie’ anziché quote rosa o quote azzurre. A me che tu sia uomo o donna non interessa, se sei capace a lavorare devi essere pagato per quello che vali e per i risultati che ottieni”.
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