In carriera Tom Hanks ha recitato in oltre 65 film, tra cui alcuni meravigliosi, che hanno fatto la storia del cinema. Non tutte le pellicole che ha girato sono, a sua detta, perfette, o addirittura “guardabili”, ma tra questi ce n’è uno che secondo lui è stato il suo peggiore: Il falò delle vanità, la commedia drammatica del 1990 di Brian De Palma.
A proposito del motivo per cui la pellicola è andata male (fu effettivamente un duplice fiasco di critica e di pubblico), l’attore ha recentemente dichiarato: “Quando lo stavamo realizzando… beh, quel film era enorme. Non potevamo fare niente a New York City. Tutti ne stavano parlando. Tutti erano sbagliati per il film, me in particolare. Brian si occupa di iconografia più che di cinema. È il regista più intransigente, nel bene e nel male, che abbia mai incontrato.”
Uno dei principali problemi de Il falò delle vanità è che il romanzo originale del celebre autore Tom Wolfe è stato un successo dall’oggi al domani e ha avuto un’enorme influenza sulla scena culturale. Adattarlo al cinema sarebbe stato complesso a prescindere e Tom Hanks ha ammesso di essere la persona sbagliata per interpretare Sherman McCoy, un malvagio ed autoproclamato “Padrone dell’Universo” a Wall Street. Il film è stato descritto come una radiografia critica e moraleggiante di una società avvitata ai valori del denaro e del successo, risolta in personaggi spinti sino alla caricatura, spunti grotteschi non controllati, effetti pesanti.
Nel cast, insieme a Hanks, c’erano anche Bruce Willis, Melanie Griffith, Kim Cattrall, Saul Rubinek e Morgan Freeman.
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