Il rapporto tra Tony Hadley e gli Spandau Ballet, celebre gruppo inglese degli anni ottanta, si è chiuso definitivamente. Il cantante ha rivelato al Tg Com di aver chiuso i ponti con gli ex compagni, dopo che nel 2009 si erano riuniti per celebrare i trent’anni di carriera. La reunion era arrivata dopo anni di battaglie legali e coltellate a distanza. Sembrava che la maturità avesse portato consiglio e tutti i vecchi rancori si fossero appianati e invece due anni fa tutto è andato in frantumi.
“È triste che con la band sia finita in questo modo – dice a Tgcom24 – I ragazzi degli Spands e il loro manager, Steve Dagger, sanno il perché. Io non ho mai detto pubblicamente i motivi della nostra rottura, credo tocchi a loro spiegarli al pubblico e ai fan. Hanno fatto delle cose che mi hanno ferito e ferito gente attorno a me. Cose non belle che non ti aspetti da quelli che dovrebbero essere tuoi amici. Per queste ragioni non potevo più andare avanti. Adesso sono felice, sono felice per quello che sto facendo, promuovendo un disco di cui sono orgoglioso con gente con cui mi diverto. A 58 anni non ho più bisogno di lavorare con persone con cui non ho il piacere di farlo.
Nella loro carriera, gli Spandau Ballet ci hanno regalato bellissimi pezzi pop con venature leggermente rock a tratti, e spiccatamente soul nelle melodie vocali e nell’uso del sax, come True, Gold, Through the Barricades per citarne alcuni.
Ora Hadley, cinquantotto anni, porta avanti la carriera da solista, cominciata già a singhiozzo negli anni novanta e proseguita con lunghi intervalli tra un lavoro e l’altro. Il suo ultimo lavoro si intitola “Talking To The Moon“e avrà un tour che toccherà anche alcune piazze italiane.
Fonte: TgCom
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