Ci sono dei film che cambiano la carriera di un attore. Tremors lo fece per Kevin Bacon. A raccontarlo è l’attore stesso in un’intervista realizzata per il trentesimo anniversario del film, uscito nel 1990 per la regia di Ron Underwood. All’epoca Kevin Bacon non se la passava bene: dopo il grande successo di Footloose (1984), tutti i film a cui prese parte come protagonista furono un fiasco (Quicksilver – Soldi senza fatica, Una gita pericolosaper citarne alcuni) e anche il conto in banca ne risentiva parecchio. Quando gli si presentò l’occasione di Tremors – ammette – accettò principalmente perché aveva bisogno di soldi.
Non ricordo esattamente come mi convinsero, ma se devo essere brutalmente sincero, ero a corto di soldi – racconta Bacon nell’intervista. Mi sentivo ad un punto bassissimo della mia carriera. Uscito Footloose, ebbi una serie di ruoli da protagonista che furono un fiasco. Uno dopo l’altro. Mi sentivo come se la mia carriera stesse per finire. Mia moglie era incinta del nostro primo figlio, a mia madre le era stato diagnosticato il cancro. Ero terrorizzato. Vedevo il conto in banca sprofondare, ero sotto pressione sia nella mia vita personale sia in quella lavorativa.
Il mio agente mi chiamò e mi disse che c’era questo film “horror ma divertente” con dei vermi giganti. Pensai: “O mio Dio, la mia carriera andrà a picco”. Lessi il copione e pensai che era un rischio, ma che mi sarei divertito tanto. La scrittura era forte, il rapporto tra i due protagonisti anche.
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