Tra i momenti più iconici di True Lies il più ricordato è senza dubbio quello dello striptease di Jamie Lee Curtis eseguito nella camera da letto davanti ad Arnold Schwarzenegger. Helen deve fingersi una prostituta per intrattenere un losco individuo (che in realtà è suo marito Harry) con una danza erotica e piantare una cimice nella sua camera d’albergo.
Durante una puntata del podcast di People In The 90, Jamie Lee Curtis ha ricordato come venne girata quella famosa scena sexy, della quale non fece alcuna prova:
Il momento sul set che mi ha dato maggiore soddisfazione in cui mi sia sentita una vera tosta è stato durante le riprese della scena in cui il mio personaggio, Helen Tasker, è ridicolmente fuori dalla sua comfort zone e fa uno spogliarello per suo marito. Quella scena era programmata in uno dei primi giorni delle riprese, il che mi rendeva un po’ ansiosa perché significava che avrei dovuto smettere di mangiare qualsiasi cosa stessi mangiando e magari fare un paio di addominali, ma non ne avevo il tempo. Non c’era un coreografo e le uniche prove erano state fatte in funzione della posizione delle macchine da presa e del mio spazio di manovra.
La Curtis ha raccontato che Cameron le chiese su quale musica volesse ballare e lei scelse Alone in the Dark di John Hiatt Alone in the Dark:
C’è stato un momento in cui ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata andare a tutto, come se stessi ballando da sola a casa. Non credo che Jim mi avesse mai visto in mutande! Continuavo a muovermi e subito dopo c’è stato un silenzio di tomba. È stata un’esperienza potente di cui nessun altro può prendersi il merito: c’eravamo solo io, la musica, tre telecamere e circa 100 uomini.
L’inciampo nel mezzo del balletto non era nel copione, ma fu suggerito da Cameron:
Jim sapeva che il ballo era troppo sexy; era troppo reale. Sapeva che aveva bisogno di rompere l’incantesimo di ciò che il marito aveva fatto passare a sua moglie. Penso che abbiamo fatto due riprese in cui ho lasciato andare il palo. Sarà sempre la più grande risata della mia vita.
Fonte: People
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