In una lunga intervista rilasciata a “FanPage”, Manuele Labate, amatissimo in “Un medico in famiglia” nel ruolo di Alberto Foschi, racconta della sua nuova vita lontano dal piccolo schermo, con un pensiero al successo che raggiunse a soli 14 anni:
“Avevo 14 anni. Era un momento di crescita, iniziavo a mettere il naso fuori da casa. Non mi sentivo più un bambino, ma di fatto non ero un adulto. Questa esperienza mi ha insegnato cosa vuol dire avere obblighi e doveri, mi ha responsabilizzato. E poi mi affascinava la possibilità di scoprire ciò che non si vede in tv, ciò che avviene dietro le telecamere”.
Tra gli aneddoti che gli son capitati, uno in particolare gli è rimasto impresso:
“Stavo facendo una passeggiata a Roma e mi sono trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato (ride, ndr). C’era una scolaresca di Napoli. Ricordo perfettamente quel giorno, la prima di loro disse: ”È Alberto di Un medico in famiglia”, accendendo una reazione di gruppo eclatante. Mi strapparono addirittura la maglietta. Nella fretta, nell’eccitazione del momento, le mani si sono un po’ allungate per dirmi: “Ti prego non scappare” e c’è stato questo piccolo contrattempo. Nulla di serio, però”.
E sulle foto che continuano a circolare di lui insieme al resto del cast, Labate ammette:
“Abbiamo trascorso ore e ore insieme, per tutta la settimana, per anni. Impossibile non instaurare un rapporto di affetto, diretto e personale. Si è creata una dinamica familiare, che siamo riusciti a mantenere per tanti anni, fuori dal lavoro. C’era affetto e piacere nello stare insieme”.
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