La morte del Dottor Guido Zanin è stata un duro colpo per tutto il mondo della televisione. Prima che arrivassero i vari Game of Thrones o Grey’s Anatomy a farci piangere le morti dei nostri protagonisti preferiti, il primo grande shock ce lo diede la Rai con Un medico in famiglia.
Parliamo ovviamente del personaggio interpretato da Pietro Sermonti, entrato a far parte del cast in occasione della terza stagione, quando Lele volò in Australia lasciando l’ospedale e la casa dei Martini. Al suo posto arrivò il giovane e gentile Guido, che prese in affitto la stanza di Lele e facendo breccia nel cuore di Maria. Per Maria fu davvero amore a prima vista, ma Guido all’inizio la vedeva soltanto come una bambina per via della loro differenza d’età: lei aveva vent’anni, mentre lui trenta. I due si affezionarono comunque molto l’uno all’altro e, verso la fine della terza stagione, riuscirono a mettersi insieme, appassionando milioni di telespettatori.
Il perché della morte di Guido
Durante la sesta stagione, Guido e Maria diventano genitori di una bambina, Palù, ma il loro rapporto comincia ad incrinarsi, tanto che lui finirà per tradirla. Tutto sembrava risolto sul finire della stagione, ma con l’arrivo della settima, nel 2011, arrivò lo shock: Guido venne fatto morire in un incidente stradale. Come mai un personaggio così amato venne fatto fuori? La decisione non fu presa dalla Rai ma dall’attore stesso, che decise di lasciare la fiction per la paura di fossilizzarsi troppo nello stesso ruolo e non riuscire più a distaccarsi.
Intervistato dall’AGI, Sermonti ha spiegato così le motivazioni che lo hanno spinto all’abbandono, legate principalmente alla stanchezza nell’interpretare sempre lo stesso ruolo:
Con un medico in famiglia finisco qua. Ho un certo timore di identificarmi troppo in un personaggio, anche se questa parola sembra strana. Una scelta personale, e credo che gli altri continueranno anche perché ci sarà un “Medico in famiglia 7”: è impensabile che si rinunci a un prodotto così vincente.
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