Intervistato da “Fanpage”, Riccardo Polizzy Carbonelli, l’attore interprete dell’imprenditore Roberto Ferri in Un posto al sole, racconta come il suo personaggio fosse in realtà nato per poche scene, che poi si sono prolungate nel tempo:
“Ferri è arrivato dopo due mesi che mi ero fidanzato con mia moglie. Marita D’Elia, la casting director, mi chiamava spesso mentre ero in tournée, quell’anno mi propose un provino che valeva sia per ‘Un Posto al Sole’ che per ‘La Squadra’, il regista volle vedermi, ma io non potevo muovermi perché ero a teatro con le prove generali. Nel frattempo mi stavo mangiando le mani, perché temevo di perdere quell’occasione. Marita mi chiamò, per l’ultima volta, e mi disse ‘questo è il tuo ruolo, se non vieni a fare il provino non ti chiamerò mai più‘. E sono andato”.
Il resto è storia:
“Ventitré anni dopo siamo ancora qua. Non sapevo che sarei durato così tanto. Roberto Ferri nasce per girare una scena sola. Poi si sono appassionati alle caratteristiche di questo personaggio e ne hanno scritte di più, fino a svilupparlo completamente. Il suo ingresso trionfale durante le gare dell’America’s Cup è stato determinante. Diciamo anche che quando esce un cattivo, che all’epoca era Maurizio Aiello, ne serve un altro. E io ero nei paraggi”.
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